Sarà rito immediato, sia per la concussione, sia per la prostituzione minorile. La Procura di Milano coordinato da Edmondo Bruti Liberati presenterà domani la richiesta al GIP per ambo i reati, ritenendoli collegati. Inoltre, la posizione di Berlusconi è stata separata da quella di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede: solo a lui è imputata la concussione e solo per lui verrà chiesta la procedura più rapida.
Il Cavaliere ha riunito il consiglio di guerra e ha preparato la strategia. Nonostante questo, però, domani le carte dell’inchiesta saranno pubbliche, con il rischio di un danno d’immagine irrisolvibile. Essendo Berlusconi il Principe del conflitto d’interessi, la battaglia non avrà luogo solo nelle aule.
Prima di tutto, B. proverà a difendersi dal processo. L’onorevole avvocato Ghedini ha tuonato contro i magistrati, accusandoli di violare la Costituzione. Fino all’ultimo si proverà a trasferire il tutto al Tribunale dei Ministri (cioè ad annullare il processo), magari con l’arma estrema del conflitto di attribuzioni.
Se questo fallisce, B. si difenderà nel processo. Pronta la tesi difensiva: in un verbale Ruby sosteneva di essere nata nel ’91, quindi maggiorenne già quando sono avvenuti i primi incontri. Eh beh, che dire, se l’ha detto Karima, sono in una botte di ferro. Ma, più precisamente, il premier dovrà difendersi nei processi. Già calendarizzate le udienze anche per Mills, Mediatrade e Mediaset. Un over di procedimenti giudiziari che manderebbe in tilt l’esecutivo.
Ma c’è la soluzione.
Ieri vertice PDL-Lega ad Arcore. Non sappiamo se ci sia stato uno dei famigerati festini, ma di sicuro la Lega si è piegata come una delle tante ragazze che vi partecipano. L’aut aut è federalismo fiscale in cambio del processo breve. E sia mai che il Carroccio abbia un sussulto di dignità. Deal.
Così con questa legge che dovrebbe tutelare i cittadini davanti alle lungaggini della giustizia salteranno, casualmente si intende, il processo Mills e Mediatrade che, casualmente si intende, vedono imputato Berlusconi.
E anche qualche processo che sono convinto che la gente vorrebbe vedere arrivare alla fine: Eternit, Parmalat, Casa dello studente dell’Aquila, clinica Santa Rita di Milano, rifiuti di Napoli, Impregilo, mazzette Enipower ed Enelpower, scalate Antonveneta e BNL.
Per la gioia del popolo padano, che non vedeva sicuramente l’ora che questi processi finissero.