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L'albero della mia vita

Da Rici86
L'albero della mia vita
Mi sento come un albero. 
Tempo fa pensavo che la parte più consistente di me fossero le mie radici. Ho delle radici forti, profonde, ben saldate alla loro terra, bramose di attingere tutto ciò che possono dal mondo circostante che le nutre da sempre. 
Ma di recente sono diventata più consapevole del resto dell'albero. 
Ho un tronco ancora sottile ma solido, robusto, che resiste alle intemperie di un mondo certe volte ostile, con una corteccia robusta ma non ruvida e un cuore tenero, giovane e sensibile. 
Ma la vera novità è la piena consapevolezza delle mie fronde. Sono ricca di rami lunghi e carichi di foglie, di mille esperienze: i rami sono in aumento continuo, ce ne sono decine che stanno spuntando e stanno crescendo e tutti insieme si allungano e crescono e si moltiplicano come mai prima d'ora. 
Le mie radici sono solide e ben piantate nella mia terra natale, mai si staccheranno da essa, ma le mie fronde si protendono verso il cielo, verso la luce, verso la vastità del mondo circostante. Le foglie, intrise della clorofilla delle più diverse esperienze e conoscenze, si moltiplicano: nascono, crescono, seccano e cadono, ma per ogni foglia caduta tante altre sono in germoglio. Foglie di quercia, di acero, di castagno, di rovere e di mille altre tipi. 
Non lascerò mai la mia terra natale, sarà sempre nel mio cuore, sarà sempre da essa che trarrò la mia linfa vitale. Ma i miei rami devono crescere, devono espandersi verso il cielo, le mie foglie devono moltiplicarsi, devono aumentare in numero e in varietà. 
L'ho sempre detto e lo ribadisco: sono una donna di contrasti e non voglio ridurne alcuno a compromesso.

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