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L’almanacco di unpodichimica

Creato il 11 giugno 2014 da Marga

In quest’inizio d’estate afosa, ho deciso di inaugurare una nuova rubrica a cadenza forse settimanale: l’almanacco di unpodichimica
Visto che il caldo aiuta la parte più irrazionale di noi a emergere, quando non a esplodere, questo primo numero sarà intitolato  l’Almanacco bislacco e racchiuderà idee che hanno in comune un’unica cosa: l’assoluta insensatezza. Alcuni dei pensieri ( non miei!) che vi propongo sono volutamente assurdi altri penosamente. L’ago della bilancia è l’ironia che in certi autori è innata e in altri totalmente assente. In ogni caso si sorride e il sorriso è il risultato finale di molte emozioni: un po’ di stupore, ammirazione a volte compassione e perfino disapprovazione. Un pizzico di tutto questo credo di averlo messo in questo Almanacco n°0. Magari vi farà sorridere.

L’almanacco di unpodichimica

N° 0  L’almanacco bislacco

Seconda settimana di giugno
Come ogni Almanacco che si rispetti si inizia con il cielo di giugno magistralmente descritto in questo video del INAF a cura di Marco Galliano.
Qui non c’è nulla di assurdo: è semplicemente una splendida guida alla scoperta delle meraviglie del cielo notturno.

 

Il primo insensato che vi presento è Edward Lear autore di un “ Book of nonsense”pubblicato nel 1846, vent’anni dopo essere stato scritto. Lear non è certo conosciuto come Lewis Carol ma sicuramente è interessante e veramente divertente. E’ considerato il  pioniere del nonsense e, probabilmente, se lui non avesse rotto il ghiaccio proponendo quel tipo di umorismo, non ci sarebbe stata “ Alice nel paese delle meraviglie”( pubblicata vent’anni dopo) e la mia vita sarebbe sicuramente stata peggiore.
Il libro che me lo ha rivelato è
Edward Lear – Senza senso- Stampa Alternativa 2005
La pianta

smalltoocombia domestica pettinina domestica

smalltoocombia domestica
pettinina domestica

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La ricetta
Pasticcio di amblongo
Prendete 4 libbre ( anzi, facciamo 4 e mezzo) di amblonghi freschi e metteteli in un tegamino di terracotta.
Copriteli di acqua e lasciateli bollire incessantemente per 8 ore, dopodiché aggiungete due pinte di latte nuovo e procedete a bollire per altre quattro ore.
Assicuratevi che gli amblonghi siano ben ammorbiditi, estraeteli e collocateli in un’ampia padella, non prima di averli accuratamente scossi.
Sulla superficie mettete della noce moscata grattugiata; copriteli bene di panpepato in polvere, curry e pepe di Caienna in quantità sufficiente.
Trasferite la padella nella stanza accanto e ponetela a terra. Riportatela in cucina e lasciatela sobbollire per tre quarti d’ora. Scuotete violentemente la padella finché tutti gli amblonghi non abbiano assunto un colore rosso porpora pallido.
Preparate poi una pasta e inseritevi accuratamente il tutto, aggiungendo anche un piccioncino, 2 fette di manzo, 4 cavolfiori e ostriche a piacimento.
Restate pazientemente ad osservare finché la crosta non si sollevi aggiungendo una presa di sale di tanto in tanto.
Servite in un piatto pulito e buttate il tutto fuori dalla finestra più in fretta che potete.

Edward Lear – Senza senso- Stampa Alternativa 2005

L’opera d’arte
Lo svizzero Jean Tinguely (1925- 1991), produce sculture meccaniche con una tecnica appositamente grossolana. Si tratta di organismi deformi e incongruenti costituiti da materiale misto, legno e metallo , rifiniti con ruote, pulegge,volani, biellle,perni,giunti, manovelle. A partire dal 1959 ne monta una trentina che chiama Meta – Matics, tra cui anche una macchina per scolpire e un Cicloincisore.
Si tratta di strutture mobili azionate da un motorino: un braccio inchiostratore, che può essere armato con diversi strumenti (matita,penna, carboncino,pennello), è appoggiato su un foglio a sua volta posto su un cavalletto e il movimento innesca l’operazione di pittura, che dura un minuto esatto e produce disegni che sembrano quelli di una mano infantile. Tinguely ha distrutto tutte le sue Meta – Matics , non pechè fossero brutte ma perché secondo lui … disegnavano male.

Tinguely Meta Matics n°14 (1959) e Cicloincisore (1960)

Tinguely Meta Matics n°14 (1959) e Cicloincisore (1960)

 Antonio Castronuovo – Macchine fantastiche- Stampa Alternativa 2007

Il racconto
Tratto da Primo Levi “ Storie naturali”
Quaestio de centauris (incipit)
“ mio padre lo teneva in stala perché non sapeva do altro tenerlo. Gli era stato regalato da un amico, capitano di mare, che diceva di averlo comprato a Salonicco: io ho però saputo direttamente dalui che il suo luogo di nascita era Colofone.
A me avevano severamente proibito di avvicinarlo,perché, dicevano, si arrabbia facilmente e tira calci.Ma, per mia esperienza diretta, posso affermare che sitratta di un vecchissimo luogo comune: per cui, fin dalla mia adolescenza, ho sempre tenuto il divieto in ben poco conto, ed anzi, specialmente d’inverno, ho passato con lui molte ore memorabili, ed altre bellissime d’estate, quando Trachi, ( così si chiamava) mi caricava sul dorso con le sue stesse mani , e partiva in folle galoppo per i boschi della collina.
Aveva imparato la nostra lingua abbastanza facilmente conservando però un leggero accento levantino, Nonostante i suoi duecentosessanta anni, era di aspetto giovanile , sia nella parte umana che in quella equina. Quanto andrò esponendo è il frutto dei nostri lunghi colloqui”
Ho già avuto modo di consigliarvi questo libro
Primo Levi – Tutti i racconti – Einaudi 2005
Bene, ve lo consiglio ancora. Qui c’è tutta l’ ironia, la fantasia e l’arte del narrare di un grande del nostro tempo. Accanto al famoso “Sistema Periodico” troverete altri racconti bellissimi, imprevedibili e difficili da dimenticare.


La previsione sbagliata

Aerotaxi

Aerotaxi

 

“ l’idea di aeroplani adibiti a trasporto dei passeggeri per brevi tragitti urbani è piacevole, e questi aerotaxi parcheggiati al piano superiore della stazione con le loro ali ripiegate come farfalle sono molto simpatici. Sfortunatamente questa forma di trasporto urbano non fu mai adottata e non lo sarà neppure nell’anno 2000.”

I. Asimov – Nostalgia del futuro- Rizzoli 1988

La teoria

“Nel libro AVM (AUM). Principio fondamentale delle arti umane (1913) Gennaro d’Amato, mosso dal’ amore per l’arte che giudica un connubio di scienza e religione, vuole dimostrare che progenitore dei numeri e degli alfabeti di tutti i popoli, è una cifra geometrica, ovvero un quadrato diviso da due diagonali
Tutte le forme assunte dalla nostra enumerazione sono riassunte in questa cifra

cifra geometrica

cifra geometrica

In questa cifra c’è anche il germe del nostro alfabeto

cifra geometrica alfabeto

cifra geometrica alfabeto

La cosa si vede meglio se aggiungiamo alla cifra originale una linea orizzontale e perpendicolare che si interseca al centro con le diagonali. Con questo cifrario doppiamente incrociato si ottengono tutte le lettere in modo più evidente.”

 

cifra geometrica tutti gli alfabeti

cifra geometrica tutti gli alfabeti

Tratto daPaolo Albani “ I mattoidi italiani” Quodlibet 2012

L’invenzione
Nuovo apparecchio per nuotare

Apparecchio per nuotare

Apparecchio per nuotare

“Un meccanismo ingegnoso che è stato sperimentato a parecchi intervalli con successo a Mobile, negli Stati Uniti. L’inventore è Richardson.
L’apparecchio consiste in un galleggiante attraversato da un albero longitudinale, munito alla parte interiore di una piccola elica che fa l’ufficio di propulsore. L’albero è messo in rotazione, nel medesimo tempo, per mezzo di una manovella fatta girare dalle braccia dello stesso nuotatore, e da un pedale, del medesimo sistema, regolato da i suoi piedi. I l nuotatore steso sul galleggiante si avanza in tal modo con grande rapidità; la testa, sollevata sopra il livello dell’acqua , si trova in una posizione molto vantaggiosa per facilitare la respirazione. Richardson potè effettuare con questo meccanismo un tragitto di 7 chilometri sull’acqua , nello spazio di un’ora”.
Tratto da Le ricreazioni scientifiche di Gastone Tissandier (1882)

EXPO
Filadelfia 1876

Sezione francese Il cinofero velocipede mosso dal cane

Sezione francese Il cinofero velocipede mosso dal cane

 

Fine  del  n°0  del mio almanacco unpobislacco.

 


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