La storia delle ferrovie a Roma nasce di fatto con l'elezione di Pio IX. Il suo predecessore Gregorio XVI, infatti, era un feroce avversario di certe modernità, arrivando a negare il suo appoggio alla realizzazione di un collegamento fra Bologna e Ancona caldeggiato anche da Gioacchino Rossini.
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La Stazione Termini alla fine dell'800
Subito essa fu oggetto di critiche per le dimensioni ritenute eccessive per una città di solo 180.000 abitanti. In realtà essa risultò presto insufficiente a smaltire il traffico della città, che nel frattempo era diventata Capitale.Fra ampliamenti e progetti (uno dei quali prevedeva una stazione sotterranea) si arrivò al primo dopoguerra quando l'architetto Angiolo Mazzoni presentò un progetto che prevedeva un'enorme atrio concepito non come filtro tra stazione e città, bensì come "imponente porta del tempio". L'approvazione definitiva del progetto, il 3 febbraio 1939 portò quindi alla costruzione di un avancorpo monumentale con un porticato imponente e un atrio di 12 mila mq. completamente vuoto, con l'unico scopo della suggestione, relegando nei corpi laterali tutti i servizi per il viaggio, sì da pregiudicare l'efficienza dell'esercizio ferroviario e le comodità per il pubblico. Una curiosa caratteristica del progetto "Mazzoniano" fu l'intento di rappresentare la Nazione con i marmi pregiati: per i rivestimenti delle pareti e dei pavimenti furono scelti preziosi marmi tipici italiani.
Lo scoppio della guerra ed altri fattori bloccarono i lavori, che ripresero solo nel 1947 con un nuovo concorso indetto per completare l'opera. Caratteristiche dominanti del nuovo progetto dovevano essere forme chiare, trasparenti e funzionali, in armonia con quanto era già stato costruito e convivendo con gli 80 metri di mura con punte di 9 metri di altezza dell'Agger Servianus.
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La stazione Termini come si presenta oggi
Si decise di articolare lo spazio in 4 fabbricati distinti ma insieme collegati alle due ali della stazione e a Piazza dei Cinquecento: il fabbricato frontale ("E"), l'atrio biglietteria, la galleria di testa e il ristorante esterno. Tutto il complesso si sviluppava su un'area di 14 mila mq. I resti dell'Agger Servianus, adeguatamente valorizzati dal "Dinosauro", raffigurano idealmente la continuità tra l'antica e la moderna arte del costruire. Conclusi i lavori, la stazione Termini prese la forma che conosciamo oggi e venne inaugurata il 20 dicembre 1950 dall’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.