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L’amore bugiardo – Gone Girl di David Fincher in 5 curiosità

Creato il 10 dicembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Sin da quando Nick in una delle prime scene si presenta al suo bar con un Mastermind, capiamo che L’amore bugiardo – Gone Girl è un rompicapo, un gioco tutto mentale. È la storia di un uomo che, la mattina del quinto anniversario di matrimonio, si accorge della scomparsa della moglie. David Fincher ci racconta la storia con la forma del thriller, con tutte le regole del genere, almeno tre colpi di scena a effetto, e poi cambia strada, e usa un’ironia inedita per lui. Come se fossimo nel suo The Game, Fincher ci trascina in una caccia al tesoro alla scoperta della verità e ci sfida alternando i punti di vista: quello del protagonista (Ben Affleck) e quello della moglie Amy (Rosamund Pike) che leggiamo attraverso il suo diario. L’amore bugiardo – Gone Girl è una storia d’amore e di trasformazione, l’immagine di un matrimonio che è come un castello di carte che crolla al ralenti, un manuale su come ingannare il prossimo ma anche noi stessi. L’immagine che Ben e Amy si creano, e quella del loro matrimonio, è come il Tyler Durden di Fight Club, un altro da sé che vuole essere migliore, ma che non esiste. E il discorso sull’attenzione all’immagine prosegue quello iniziato con The Social Network.

1. Mastermind. Non è un caso che Nick porti alla sorella gemella Margo, nel bar che gestiscono, il gioco da tavolo Mastermind. Il gioco viene messo su una mensola insieme ad altri giochi che si chiamano “Emergency!”, “Let’s Make a Deal” e “The Game Of Life”, anticipandoci in qualche modo il senso del film, e quello che sta per accadere.

2. The Boxer. Rosamund Pike ha preso e poi perso quasi sette chili ben tre volte per interpretare il suo personaggio in diversi momenti della sua vita. Per ingrassare ha seguito una “dieta” a base di hamburger e malto. Per rimettersi in forma, e per cambiare fisico e postura, si è allenata con un pugile professionista fino a 4 ore al giorno, e ha corso per otto chilometri in 42 minuti.

Gone Girl

3. Relax, don’t do it. Anche stavolta, dopo The Social Network e Millennium – Uomini che odiano le donne la colonna sonora del film di David Fincher è stata realizzata tra Trent Reznor (Nine Inch Nails) e Atticus Ross. Il brief che è stato dato alla coppia si basava su delle musiche che Fincher aveva sentito in una sala massaggi: dovevano essere delle musiche rilassanti, ma Fincher le avvertiva come qualcosa di raccapricciante che non lo faceva sentire a proprio agio. Da qui l’idea di creare una musica che sembri rilassante ma che sia in grado di instillare un senso di terrore.

4. Sorridi. David Fincher è solito navigare su internet prima di fare i casting dei propri film: guarda diverse foto di attori per capire se possono essere adatti per i ruoli. Cercando l’attore in grado di interpretare Nick, Fincher ha notato un particolare sorriso che Ben Affleck ha in molte foto. Proprio quel sorriso, secondo Fincher, catturava una particolare emozione che doveva essere presente in una scena, in cui Nick Dunne sorrideva, che mostrava l’essenza del personaggio. Subito dopo quel giro su internet, Fincher ha scritturato Ben Affleck.

5. In cerca di Amy. Sembra impossibile immaginare la Amy di Gone Girl con un volto e un corpo che non siano quelli di Rosamund Pike. Eppure Amy doveva essere Reese Whiterspoon: l’attrice aveva comprato i diritti del libro di Gillian Flynn. Quando è entrato nel progetto David Fincher non sapeva del coinvolgimento dell’attrice. I due si sono incontrati e l’autore di Seven le ha spiegato la sua visione del personaggio. E anche la Whiterspoon è stata d’accordo sul fatto che fosse molto diverso da come lo intendeva lei. Nessun problema, quindi. E meglio così per tutti.

Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net


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