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L’anello di Kate: imitazioni orientali e d’oltreoceano

Creato il 29 settembre 2011 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Il principe William, come tradizione ed etichetta vogliono, ha donato alla sua Kate un anello di fidanzamento per ufficializzare la loro unione alcuni mesi prima del matrimonio. Ovviamente trattandosi del principe di Inghilterra non si e’ trattato di certo di un anello comune, non si tratta di un solitario ne’ di un qualsiasi altro classico gioiello che i comuni mortali sono soliti donare alla donna che prenderanno in moglie.
 
Non si tratta neanche di un nuovo acquisto, infatti William ha chiesto la mano di Kate donandole l’anello che trent’anni prima il padre aveva donato a sua madre, Lady Diana. Un enorme zaffiro blu circondato da quattordici diamanti per un valore complessivo di oltre trecento mila sterline. La giovane, probabilmente aspettandosi di ricevere proprio quell’anello, cosi’ come prevede l’etichetta, per l’occasione ha scelto un abito blu che, guarda caso, si intonava perfettamente al gioiello.
 
Senza aspettare che i due giovani colombi convolassero a nozze, sono comparse subito le riproduzioni del preziosissimo anello a opera di abili imitatori, sia occidentali, sia orientali. Come si puo’ facilmente immaginare i compari asiatici, cinesi per l’esattezza, hanno creato per l’occasione delle imitazioni perfette utilizzando vari materiali, tra cui anche il metallo e sostanze acriliche. Insomma niente a che vedere con la riproduzione in ottone e zaffiri proposta dal designer americano Lane.
 
Il costo di questi pseudo gioielli varia da circa quaranta euro (della versione americana), ai pochi centesimi della riproduzione in materiale acrilico. Il senso di tutto questo? Donare alle donne comuni l’illusione di avere un anello come quello di Kate. Chissa’ se l’illusione durera’ anche quando il gioiello posticcio perdera’ il colore argentato per tornare all’originale color ottone, o a un colore non ben identificato nel caso dell’imitazione da pochi euro.
 
Ma la domanda e’: bastera’ un anello finto a sostenere l’illusione di avere un principe azzurro al proprio fianco o, molto piu’ semplicemente, di essere principesse senza avere un principe?
 
A questo punto sarebbe preferibile un principe azzurro, che principe non e’, ma che per chiedere la mano della propria donna decida di farsi realizzare un anello unico, recandosi in un laboratorio orafo dove artisti del settore gli metteranno a disposizione un’ampia scelta di modelli e pietre. E quell’anello, agli occhi della donna che lo ricevera’, sara’ di sicuro piu’ bello e prezioso di tutti i Gioielli della Corona messi insieme!


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