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L'antipolitica non esiste

Creato il 18 aprile 2012 da Fabio1983
La letteratura che si sta sviluppando attorno alla questione dell'antipolitica mi affascina molto, ma credo che prima dovremmo metterci d'accordo su cosa stiamo parlando. L'antipolitica non esiste, partiamo da qui. Semmai, per dirla con Mario, è politica di pancia. Se per antipolitica intendiamo il senso di disgusto nei confronti dei parlamentari e dei partiti diffuso un po' ovunque in questi giorni, la letteratura allora diviene più un esercizio di scuola che altro. L'antipolitica rasenta l'anarchia, diciamo, e non credo che stiamo parlando di questo. Beppe Grillo, campione dell'antipolitica, quella veicolata dai media però, ieri ha tenuto un comizio. Contro i partiti. Ma penso: la sua non è politica? Se dunque intendiamo questo, non dimentichiamo che l'antipolitica è in definitiva la politica di qualcun altro che si appropria, o tenta di appropriarsi, di nuovi spazi e margini di manovra. I partiti hanno le loro colpe, non ci piove. E forse un po' le ha persino il governo che invece aveva auspicato una maggiore responsabilità, di certo non ancora emersa (se non per convenienza in Aula). Ma è anche un po' colpa nostra, di noi cittadini, che per pigrizia tendiamo a indignarci sempre a scoppio ritardato. Tutto ciò Mario lo ha spiegato meglio di me: 
Oggi ci meritiamo le manfrine scandalose dei leader dei partiti di “maggioranza”. Bersani, Casini, Alfano: un asse perfettamente diagonale che non ha problemi a dichiarare, travalicando il ridicolo e l’opportunità, che cancellare i rimborsi elettorali “sarebbe un errore drammatico perché metterebbe la politica in mano alle lobbies”. Non può esserci, dopo 19 anni di abuso, la sorpresa. La mancanza di gusto da parte dei partiti, nel rispondere attaccando invece di restare dignitosamente in silenzio, è ovvia. E’ fisiologica. Ora, poi, a richiamare quel benedetto referendum del ‘93 fai pure la parte del bolso retore ingoiato dagli eventi. Urli sfibrando le corde vocali ad una società sorda, che ha dimenticato, ha digerito, o più facilmente se ne fotte. Il dibattito non andava accettato. Non doveva essere un dibattito. Non si torna indietro. Ci siamo già passati. Abbiamo già scelto. Ci avete già preso in giro. Ora fate un po’ quel che vi pare. Questa è antipolitica. Ed è l’unica reazione sana di un Paese con l’Alzheimer.

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