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L’arte nei film. una top 10

Creato il 27 gennaio 2013 da Theartship

L’ARTE NEI FILM. UNA TOP 10Martina Bollini. Il 1° gennaio è uscito nelle sale l’ultimo film di Giuseppe Tornatore, “La migliore offerta”. Protagonista della pellicola è un battitore d’aste impersonato da un impeccabile Geoffrey Rush, il quale conserva nel caveau di casa un’impressionante raccolta di ritratti femminili. Che siano opere più o meno improbabili non importa. Quello che importa è entrare fisicamente nel magnifico sogno del protagonista, un sogno fugace e meraviglioso, che ha le sembianze di una moderna wunderkammer.

Lasciando da parte le considerazioni inerenti al valore del film, allo stato del cinema italiano contemporaneo, a blablabla, il film offre lo spunto per una top 10 assolutamente arbitraria di film che hanno come protagonista principale l’arte o chi per lei (rigorosamente in ordine sparso).

ARCA RUSSA (2002) di Aleksandr Sokurov

96 minuti di piano sequenza all’interno del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo a.k.a. il museo dell’Ermitage. Un assoluto capolavoro.

BASQUIAT (1996) di Julian Schnabel

Dei tanti biopic sugli artisti probabilmente questo è uno dei meglio riusciti (più di Pollock di sicuro). E poi c’è David Bowie che fa Andy Warhol!

CARAVAGGIO (1986) di Derek Jarman

Ben prima che il Nostro diventasse l’artista sfonda-botteghino che (purtroppo) tutti noi conosciamo, questo strambo regista inglese fece un ancor più strambo film su Caravaggio. Diciamo un ritratto “fuori dalle righe” (forse addirittura collocato fuori dall’universo euclideo).

I MISTERI DEL GIARDINO DI COMPTON HOUSE (1982) di Peter Greenaway

«Il cinema è un’arte troppo importante per lasciarla ai narratori di storie» diceva Greenaway. Tutti i suoi film, veri e propri quadri in movimento, rientrerebbero a pieno titolo in una classifica simile. Questo racconta la storia di Neville, pittore paesaggista nonché gigolò per caso.

FUR – UN RITRATTO IMMAGINARIO DI DIANE ARBUS (2006) di Steven Shainberg

Un film imperfetto ma poetico, dal fascino sottile, che offre una (im)possibile teoria di come Diane Arbus sia diventata la più celebre fotografa di freaks del Novecento.

IL MIO PIEDE SINISTRO (1989) di Jim Sheridan

Storia di Christy Brown, ragazzo quasi del tutto paralizzato ad eccezione della gamba sinistra e divenuto famoso come pittore e scrittore. Daniel Day Lewis in una delle sue più belle e toccanti performance mimetiche.

CAMILLE CLAUDEL (1988) di Bruno Nuytten

Prima di Frida venne lei. E una splendida Isabelle Adjani. Nei panni di Rodin, suo amante, un ancor magro e dignitoso Gerard Dépardieu.

I COLORI DELLA PASSIONE (2011) di Lech Majewski

Dalla tavola allo schermo, letteralmente. Il film traspone La salita al calvario di Bruegel (1564), e tutto l’universo che ci sta dietro. Un’incredibile esperienza estetica.

ANDREI RUBLEV (1969) di Andrei Tarkovsky

Film monumento e monumentale, forse l’unico che sappia parlare davvero dell’Arte con la A maiuscola. Rublev è un pittore di icone del Quattrocento, sullo sfondo di una Russia epica.LOVE IS THE DEVIL (1998) di John Maybury

Ricostruzione dell’amore tra Francis Bacon e il ladruncolo George Dyer, crudele, deformante, e masochista come l’arte stessa di Bacon. Cast eccezionale, che annovera un perfetto Derek Jacobi, Daniel Craig (sì, proprio 007), Tilda Swinson.


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