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l’aspirina

Da Loredana V. @lorysmart

l’aspirina

Mentre a Milano ci sono le tre Marie, l’Italia intera conta sui tre Marii, in stretto ordine alfabetico Balotelli, Draghi e Monti. Però sulla ” vittoria ” che quest’ultimo avrebbe riportato a Bruxelles ho alcuni dubbi. Il Fondo anti spread a che livello scatterebbe? Nessuno ancora lo sa. E siamo sicuri che l’Italia non ne avrebbe bisogno? C’è chi giudica ESM e FESF alla stregua dell’aspirina,

l’aspirina

che calma il dolore ma non cura la malattia, rappresentata dall’elevato debito pubblico, il cui rapporto con il PIL è pari al 123,5%, il più alto in Europa, dopo quello greco. Debito che deve essere riassorbito radicalmente, ma non con le misure “affossatorie” di Monti (che devono solo ripianare il bilancio in essere e non i buchi pregressi), ma con manovre di sviluppo. In pratica Monti in sede europea ha solo ottenuto dei prestiti che non verranno destinati ad attività produttive, ma serviranno solo a mantenere in vita la voragine del nostro debito pubblico. (Molta responsabilità ricade anche sul Parlamento, che nicchia quando si tratta di operare i tagli, a meno che non ricadano sulle spalle dei soliti lavoratori dipendenti o pensionati dei quali, a parole, si proclamano paladini).

Ma dove reperire i fondi necessari allo sviluppo ?

C’è una pletora di aziende pubbliche improduttive e non competitive, come Ferrovie, Anas, Poste, quelle sì da privatizzare (non certo farmacie e taxi), rendendole concorrenziali. Lo stesso dicasi per tante municipalizzate.

Poi c’è una miriade di enti statali e parastatali assolutamente inutili, tantissimi doppioni di uguali competenze e mansioni, ma che è difficile chiudere perché creatori di posti pubblici (quindi ” sicuri “), e serbatoi di voti, specie in alcune realtà meridionali.

La vera rivoluzione però sarebbe trasformare la BCE come ” prestatore di ultima istanza” al pari della Federal Reserve, con potere di stampare moneta in caso di necessità , ma in questo caso sarebbe necessario cambiare lo statuto, che la vincola invece al monitoraggio del tasso di inflazione in ambito europeo.

l’aspirina

Il vero problema di questa pseudo-Europa infatti è quello di avere sì una moneta comune, ma senza aver federalizzato i debiti e soprattutto senza avere un’univoca linea politica, finanziaria e fiscale, cosa che non potrà avvenire in un immediato futuro, perché uno schema inizierà ad essere approntato solo a fine 2012. E in tempo di globalizzazione e di informatizzazione sei mesi rappresentano un’eternità.

Altro nodo è il mercato del lavoro.

Sì ad un sindacato col quale dialogare e contrattare, no a chi impone diktat e regole per le assunzioni, magistratura inclusa. Basti pensare alla questione FIAT dove, a fronte di soli 19 ricorsi, sono state imposte 145 assunzioni . Un imprenditore deve essere libero di assumere chi vuole lui, cioè gente che accetta regole preventivamente concordate, ed a fronte di incentivi economici ai dipendenti, gente sulla quale può contare, sapendo che non bloccherà il lavoro con scioperi pretestuosi non concordati o, peggio, non boicotterà l’azienda con sabotaggi.

Quindi l’entusiasmo che tutti hanno dimostrato per Monti appare esagerato, visto anche l’impuntarsi dell’Angela sul rifiuto agli Eurobond…

Ma per ora diamo un calcio a tutto questo… Vado a guardarmi la partita che inizia tra poco…   

http://www.banknoise.com/2012/06/efsm-efsf-esm-cosa-sono-i-fondi-salva-stati.html#axzz1zNmEDDqW

http://www.ilvostro.it/economia-e-lavoro/esm-lultima-creatura-mostro-delleurocrazia-finanziaria-2/35550/



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