La Corte d’Appello, davanti alla quale viene impugnata la sentenza, riduce l’importo dell’assegno a Euro 200,00 mensili. Tizio propone ricorso per Cassazione.
I Giudici di legittimità hanno confermato la sentenza di primo grado, ritenendo congrua e non illogica l’analisi fatta dalla Corte d’Appello sulla base dell’istruttoria espletata. Il Giudice di secondo grado, infatti, ha rideterminato l’importo dell’assegno di mantenimento mensile basandosi sulle seguenti circostanze:
- la breve durata del matrimonio tra Tizio e Caia
- l’indeterminabilità del contributo di Caia alla vita matrimoniale
- la necessità, da parte di Tizio, di provvedere al mantenimento di un figlio nato da una convivenza “more uxorio”
Roma, 21 maggio 2011 Avv. Daniela Conte
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