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L’ast, anticostituzionale e pure…. razzista !!!

Creato il 09 marzo 2012 da Sidast

L’AST, ANTICOSTITUZIONALE E PURE…. RAZZISTA !!!

La Costituzione Italiana parla chiaro:  “Eguale lavoro deve corrispondere eguale retribuzione” ma l’Ast spa non se ne dà per inteso…. Malgrado anche il contratto d’assunzione preveda che al lavoratore vada applicato il CCNL e la contrattazione integrativa vigente in Azienda, la Società fa “orecchio di mercante” e nega, ai neo assunti, alcune indennità già previste per i colleghi più anziani. Ciò determina disparità di trattamento economico fra i dipendenti vecchi e nuovi che, fra l’altro, per il vigente blocco degli  avanzamenti di carriera non possono, nemmeno per altre vie, avere la possibilità di rimpinguare le proprie buste paga falcidiate pure dalla riduzione delle prestazioni straordinarie, dall’inflazione, dall’aumento delle tasse e dei servizi.

 

Se ad agire in siffatta maniera fosse un’altra qualsiasi Azienda del tpl che gode, come l’Ast, dei contributi regionali, la stessa rischierebbe il blocco dei contributi da parte della Regione Siciliana che, per un’Azienda di sua proprietà, chiude entrambi gli occhi e fa finta di non vedere….

 

Inoltre l’Ast spa fa pure razzismo: ha diviso il proprio organico in due ben distinti tronconi, l’Esercizio al quale possono accedere, attraverso i Sindacati o con qualche raccomandazione i figli dei conducenti di linea e l’Amministrativo riservato, in via esclusiva, a figli e parenti dei politici, dei grossi fornitori, dei sindacalisti.

 

Da quando l’Ast è stata trasformata in spa, nessun figlio di conducente di linea è stato assunto negli uffici che si sono riempiti di giovani (e magari danarosi) rampolli dei grossi burocrati regionali o comunali mentre i posti di Dirigente sono stati attribuiti a parenti di grosse personalità politiche o della Magistratura.

 

La verità è che la trasformazione dell’Ast da Ente Giuridico Regionale a Società per Azioni più che imposta dall’Amministrazione Regionale è stata perseguita ed ottenuta dagli Amministratori e dai Dirigenti dell’Azienda per “avere le mani libere” e sottrarsi ai lacci e laccioli che l’appartenenza all’area pubblica comportava e ciò anche in direzione degli appalti o nell’orchestrare fantasiose e fallimentari operazioni come quelle della creazione di società “partecipate” per assumere in tutta libertà sulla scorta di prezzolati pareri positivi emessi da “consulenti di parte” piuttosto che, gratuitamente, dal più severo Ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana…..

 

Mania di “grandeur”, quindi, da parte di aspiranti “padroni” che tali non sono e che, per la feroce opposizione del Sidast, mai tali diverranno….

 

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