L'epoca dell'austerity nei ministeri, recuperare l'etica

Dopo la manovra delle emergenze, l'azione del governo prosegue nel risanamento dei conti attraverso una azione che sembra simbolica, ma assume un valore di recupero dell'etica.
Mario Monti e il ministero che dipende direttamente da lui, nell'ottica di un risanamento, dovranno dare un freno sostanziale a quelle che sono le spese di rappresentanza.
Il risanamento che il governo Monti deve fare, è in prima cosa un risanamento di tipo morale e anche in questo senso si sta muovendo, per recuperare un'etica delle cose pubbliche perduta.
In questi anni la politica ha perso di vista il punto più importante del suo agire, l'essere in linea con un atteggiamento di tipo etico, considerare la cosa pubblica con il bene di tutti.


Il ribaltamento da fare è proprio questo, in un mondo nel quale le cose sembrano procedere in una direzione non corretta, quello che si deve recuperare è il senso di una dimensione differente.
L'azione politica come senso di responsabilità di un paese che chiede alla politica l'assunzione di responsabilità precise, perchè il paese Italia chiede alla politica proprio questo.


Cambiare la propria prospettiva e rendersi conti che amministrare la cosa pubblica, la finanza dei ministeri, deve essere in prima battuta, una azione fatta con senso di responsabilità.
Non il frutto di una azione volta a ottenere dei privilegi personali, non la politica e i ministeri percepiti come un privilegio, come uno status quo, dal quale la gente comune è esclusa.


Mario Monti, al di là della sua azione di risanamento, dopo aver messo le mani nelle tasche di tutti noi italiani, chiedendo sacrifici, sta cercando di agire sul fronte interno alla politica stessa.
Per recuperare in parte quello scollamento tra la politica e l'opinione pubblica, che in questi anni ha creato un baratro, tra la vista comune della gente, e l'azione di questi ministeri.
Noi tutti lo speriamo, buona serata Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini