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"L'Esattezza". Ovvero Mellow Pumpkin Cake: torta di zucca

Da Labandadeibroccoli

Che la zucca sia la regina di questo periodo dell'anno non ci piove.
Che ne andiamo matti è un'altra certezza.
Metteteci pure che avevamo voglia di partecipare al contest “Ricette con la zucca” di non tollero il lattosio.
Quando abbiamo iniziato a preparare questa torta di zucca eravamo un po' agitati. I dolci sono un po' come i bambini hanno bisogno di un'attenzione e una cura particolare, bisogna trattarli con “dolcezza”, coccolarli e soprattutto non trascurarli troppo, potrebbero venir su non proprio buoni.
Diciamo pure che siamo un po' sadici, in questo periodo  siamo andati in “fissa” con il libro "What's cooking in Kentucky" di Irene Hayes ed ecco che ci siamo trovati di nuovo di fronte a cup, teaspoon e tablespoon e il fatto di avere ospite a cena una mezza americana ci ha fatto venire "l'ansia da prestazione".
E proprio quando stavamo per chiudere il libro e ripiegare su un classico e intramontabile tiramisù rivisitato, abbiamo pensato a un altro libro. Lo stiamo citando spesso (non a caso!) tanto che ormai le  Lezioni Americane di Calvino lo abbiamo spostato in libreria dallo scaffale dei saggi a quello dei libri di cucina.
Stavolta ci è venuta in soccorso la lezione sull'esattezza.“ La precisione per gli antichi egizi era simboleggiata da una piuma che serviva da peso sul piatto della bilancia dove si pesano le anime”.
L'unica regola importante da seguire era proprio quella dell'esattezza!
Questa per  Calvino è: “un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili; in italiano abbiamo un aggettivo che non esiste in inglese, “icastico”, dal greco “eikastikós”; un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione."
Siamo approssimativi, sbadati, parliamo in modo  piatto, omologato, utilizziamo pigramente sempre gli stessi aggettivi, gli stessi termini non considerando le sfumature di significato che, soprattutto in una lingua tanto ricca come l'italiano, possono fare la differenza. “Epidemia pestilenziale” la chiama e questo è vero tanto nel linguaggio tanto in molti altri campi del vivere contemporaneo e non entriamo troppo nello specifico, non è il caso in questo momento.
Però quanto è vero questo pure in cucina?
Diciamolo con franchezza, siamo un po' tutti come il coniglio bianco di Alice, sempre “in ritardo”, ma sarà poi vero? In fondo per fare un piatto di spaghetti al pomodoro fresco ci vogliono in tutto 15 minuti eppure che chi compra quelli surgelati, magie del marketing...
Non decidiamo più nulla, lasciamo che siano gli altri a dirci cosa comprare, cosa mangiare e in alcuni casi cosa ci piace.
Ok ok, magari stiamo esagerando, stop, basta con le polemiche, torniamo alle cose buone.
Sarà che ci piace da morire “trovare” il tempo per fare la spesa (perché il tempo si trova, magari un paio d'ore nel week end!), cercare “esattamente” quello che noi vogliamo.
E poi quanto è importante scegliere quel particolare ingrediente, con quella dose seguendo esattamente quella procedura per la buona riuscita di un piatto?
L'abbiamo già detto, ogni piatto è un concerto di sapori e se è importantissima la creatività e l'inventiva allo stesso modo è importante rispettare delle regole di base, aver rispetto per ogni ingrediente, che deve avere il suo posto e deve essere protagonista.
Attenzione eh, pure noi siamo fan sfegatati del q.b., ma ci sono piatti che richiedono precisione ed esattezza: nelle dosi, nel metodo di preparazione, nel metodo di cottura. Anche in cucina ci vuole rispetto, perché dietro ogni ingrediente c'è una storia, la storia di una persona che lavora con amore perché quel particolare prodotto arrivi nelle nostre case e dunque dobbiamo avere lo stesso amore e la stessa passione nel trasformarlo in qualcosa di buono.
Ecco abbiamo pensato a tutte queste cose mentre preparavamo la torta di zucca di Virginia Draughn, Garrett, Kentucky.
Versare in un recipiente:
½ cup di burro
1 1/3 di cups di zucchero
aggiungere 2 uova.
Mescolare bene il tutto e poi aggiungere 1 cup di zucca cotta.
In un altro recipiente mescolate insieme
1 3/4 cups di farina setacciata, 2 cucchiaini di  lievito, 2 cucchiaini di cannella, 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 cucchiaino di sale, ½ cucchiaino di noce moscata, ¼ di cucchiaino di zenzero.
A questo punto aggiungerete questo mix al composto di burro, zucchero e uova,  ma non tutto insieme, alternate un po' di mix con il latte (in tutto 2/3 cup) e mescolare bene il tutto dopo ogni aggiunta.
Alla fine aggiungete 1 cup di nocciole tostate tritate e se volete 1 cup di uvetta precedentemente messa a mollo e strizzata.
Versate in composto in una teglia imburrata e infarinata e mettete in forno preriscaldato a 180°C per 50 minuti, ma controllate la cottura. Potrebbe cuocere prima.
Il risultato è una torta bassa (d'altronde si chiama Mellow Pumpkin Cake, ovvero Torta bassa di zucca)ma comunque morbida e dal sapore dolce e speziato.
È stato un successo, è piaciuta tanto pure all'ospite americana, alla quale, orgogliosissimi abbiamo dato la ricetta di un dolce del suo paese.


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