Un recente studio, realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Alberta, sostiene che l’esercizio fisico fatto nei nove mesi di gravidanza può ridurre del 20% il bisogno di ricorrere al taglio cesareo e le possibilità di partorire un bebè dal peso più significativo del normale. Una sintesi dei risultati della ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Obstetrics and Gynecology”.
I ricercatori canadesi hanno analizzato alcuni studi passati, condotti su un campione totale di 5.322 future mamme, concentrando l’attenzione sullo studio di l’esercizio fisico della madre potesse influenzare il benessere del nascituro. I risultati di questa ricerca hanno mostrato come un’attività fisica consona alle condizioni di una donna in dolce attesa possa diminuire del 20% la possibilità di dare alla luce un figlio mediante il taglio cesareo e del 31% quella che il bambino sia più grande rispetto al peso considerato normale dai medici (si tratta di un elemento che continua a influenza in modo negativo il suo peso del neonato sia nell’infanzia sia in età adulta).
La ricerca dell’Università di Alberta riprende un precedente studio statunitense, che aveva già rivelato che le future mamme che non si dedicano all’esercizio fisico nei mesi della gravidanza hanno possibilità maggiori di dare alla luce bambini sovrappeso o addirittura obesi. Per questo i medici raccomandano sempre alle donne in dolce attesa di fare moderata attività fisica in modo consono rispetto al loro stato.
Fonte: ANSA