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L'esistenza di Dio, per il cardinal Ruini, è "plausibile"

Creato il 02 ottobre 2012 da Gaetano61
L'esistenza di Dio, per il cardinal Ruini, è
Il cardinale Camillo Ruini ha avuto ieri sera l'onore della prima serata televisiva, ospite di Fabio FazioChe tempo che fa su Raitre. Motivo della sua presenza, il libro pubblicato insieme con il giornalista di Avvenire Andrea Galli, dal titolo "Intervista su Dio" (Mondadori). Questo il dialogo iniziale tra Fazio e Ruini:
Fazio: «Perché oggi l'esigenza di un libro che si propone, percorrendo strade molto antiche, di provare per vie razionali, l'esistenza di Dio: ce n'è bisogno?»
Ruini: «Provare forse è una parola forte, semplicemente mostrare delle motivazioni che rendono plausibile l'esistenza di Dio, che secondo me è molto plausibile».
Non ho una preparazione teologica e nemmeno filosofica, ma ascoltare un cardinale, che è stato presidente dei vescovi italiani e vicario del papa per la diocesi di Roma, punto di riferimento "politico" della Chiesa del periodo wojtiliano, parlare di "plausibilità" dell'esistenza di dio, invece che di "prove" a sostegno (come ci si aspetterebbe), mi ha un po' sorpreso. Sono andato a consultare il dizionario della lingua italiana, e, tra i sinonimi di "plausibile", ci sono "verosimile" e "probabile". L'esistenza di dio, per il cardinal Ruini, è quindi "verosimile"? Non voglio, non posso e sarebbe anche un esercizio sterile indagare sul grado di fede di Camillo Ruini. Quello che mi viene da dire, è che le parole del cardinale testimoniano come per molti rappresentanti della gerarchia cattolica, la fede stessa, la fedeltà al suo fondatore, siano più uno strumento per giustificare la propria posizione di "potere" (inteso in senso lato, per questo dagli effetti ancora più "devastanti"), che un qualcosa di autentico.

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