Un dolce senza lievito, senza cioccolata, senza zucchero eppure veramente dolce? Impossibile? E invece sì.
Praline veganissime e senza cioccolato
Il mio buon proposito di provare una nuova ricetta alla settimana, fotografarla e pubblicarla non è andato a buon fine: il progetto si è fermato. Cos’è capitato? È capitato che provavo le ricette e qualcuna non mi piaceva granché, oppure qualche altra volta la foto non mi soddisfaceva affatto, in più di qualche occasione, invece, ho pensato “questa però è banalissima!” e molte, moltissime volte, ho realizzato nuovi piatti e non le ho fotografate per pigrizia.
Questa è una di quelle “banalissime”, ma mi son decisa di non farmi più questo scrupolo. Oggi abbiamo pranzato con in sottofondo il video che vi posto sotto e mi son ritrovata a riflettere a quanto siano ancora pericolosamente radicati i luoghi comuni sull’alimentazione. Una ricetta vegana in più, seppur banale, annoierà solo gli integralisti *, gli altri ne faranno comunque buon uso.
Tempo 45 minuti
Ingredienti (per una quantità pari ad un bicchiere)
24 datteri (di quelli freschi, non di quelli superluciciglucosati, per capirci)
150 grammi di scaglie di cocco (bio)
150 grammi di mandorle (bio)
4 cucchiai belli abbondanti di farina di carrube
2 cucchiai di acqua
biscotti sbriciolati per ricoprire
Livello di difficoltà nessuno
Costo poco
Livello d’incasinamento della cucina nessuno
Procedimento
Mettere tutto nel mixer, raffreddare il composto in frigorifero per una decina di minuti, poi fare delle palline da arrotolare nel biscotto triturato (ma si può fare una passata anche di cocco, o cannella, o mandorle…). Basta: finito!
Questo è quello che io intendo per dolce: molta resa con poca spesa, soprattutto per la vita delle creature, lo sfruttamento del lavoro e quella delle nostre arterie.
Ma perché questa ricetta ha un numero?
Le ricette hanno un numero perché sto cercando di imparare nuove cose e per questo mi son prefissata di provare una nuova ricetta alla settimana. Il mio obiettivo è quindi di cucinare, fotografare e trascrivere 52 ricette total cruently-free. Ce la farò? Seguitemi!
- Le tartine – 0/52 prologo
- Pasta e Fave 1/52
- Penne e cime di rapa 2/52
- Funghi ripieni 3/52
- Cipolline borrettane in agrodolce 4/52
- Veg labneh 5/52
- Dado 6/52
- Oslo weather 7/52
- Spiedino al profumo indiano 8/52
- Tzatziki vegan 9-10-11/52
- Hamburger di lenticchie 12/52
- Asparagi alla polacca 13/52
- Cavolfiore allo Yogurt 14/52
- Riso alla cantonese 15/52
- Salsa teriaki 16/52
- Trancio di pesce finto 17/52
- Insalata Russa 18/52
- Guacamolle 19/52
- Bulgur con fagiolini in salsa piccante al curry 20/52
* Si qualifica come integralismo in senso lato qualunque ideologia con cui si miri alla costituzione di un sistema omogeneo in cui non esista pluralità di ideologie e programmi: o conciliando e unificando tutte le posizioni esistenti; o rigettando e delegittimando tutte le posizioni diverse dalla propria, e rifiutando qualunque compromesso affinché quest’ultima prevalga su tutte le altre [fonte Wikipedia].
Perciò dare dell’integralista a una persona che pratica la non-violenza è ridicolo.