L’etica ecologica di don Bruno Bignami ieri sera al Polide di via Palestro. Don Primo Mazzolari già negli anni Quaranta sosteneva il principio dell’acqua pubblica

Creato il 16 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Una simbiosi tra cose e persone, in una dinamica relazionale. Se c’è una crisi ecologica, c’è anche una crisi etica. Su questi concetti – presenti come un lungo filo rosso che si dipana nel suo libro ‘Terra, aria, acqua e fuoco.

Don Bruno Bignami e Giuseppe Dasti

Riscrivere l’etica ecologica’ – è ruotato l’incontro di ieri sera presso il circolo Polide di via Palestro. Ospite della prima delle tre conferenze sull’etica in politica organizzate dal Collegamento sociale cristiano, don Bruno Bignami, teologo, assistente delle Acli cremonesi e presidente della Fondazione don Primo Mazzolari.
Introdotto da Giuseppe Dasti (“il tema dell’ecologia e dell’ambiente è diventato fondamentale sul piano culturale con l’evoluzione industriale e l’uso massiccio di energia”), don Bignami si è soffermato dapprima a riflettere su come la Chiesa abbia, già da almeno vent’anni, posto l’accento sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente e sul problema della crisi ecologica.
“L’uomo – dice Bignami – si è reso purtroppo protagonista di distruzione. Ma per fortuna si è fatto anche portatore di bellezza. Penso all’arte. Ed è stato anche in grado di creare rapporti positivi con il suo ambiente. Tema – quello ambientale – peraltro strettamente legato alle questioni sociali ed etiche”.
E’ possibile dunque superare questa crisi ecologica? La risposta di don Bignami è positiva. “Sì, se diamo credito al talento dell’uomo nel conservare l’essenza della bellezza”.
Poi un passaggio sulle guerre che lacerano il mondo: “Sono le operazioni anti-ecologiche per antonomasia. Oggi nessuno cita questo dato: dal 1940 il 10% energia è finito in armamenti. Una buona fetta di energia è stata dunque utilizzata dall’umanità contro se stessa”.
Sui beni comuni (terra, aria, acqua e fuoco), il teologo si rifà alle parole di don Primo Mazzolari. “Lui, già negli Anni Quaranta, parlava di acqua e gestione idrica sostenendo la necessità che dovessero restare pubblici”. “Sono beni vitali – insiste don Bignami – da garantire in maniera assoluta. Non difendendoli metteremo a repentaglio il genere umano. Solo una cittadinanza attiva rispetto alla loro difesa può garantirne la sopravvivenza”.
Al termine dell’intervento di don Bignami, si è sviluppato un interessante dibattito tra il relatore, che ha risposto a varie domande, e il qualificato pubblico che ha partecipato all’incontro.
Il prossimo appuntamento con la rassegna Etica & Politica, sempre alle 21 in via Palestro 42, sarà il 29 novembre. Interverrà padre Adriano Sella, coordinatore della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita. Il titolo della serata: “Consumo critico: il valore della sobrietà”.


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