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L’Europa ci ascolti o addio moneta unica

Creato il 01 giugno 2012 da Yleniacitino @yleniacitino
Silvio Berlusconi da ragionpolitica.it Berlusconi decide di rinnovare il suo impegno nel partito: «mai vista una situazione di questo tipo, la gente è sfiduciata, è sotto choc per come viene descritto il futuro: in modo oscuro». Il calo della fiducia è percepito ancora di più in un periodo come questo, in cui la Grecia rischia di uscire dall’Europa e gli spagnoli ritirano tutti i loro soldi dalle banche. Gli italiani, dal canto loro, sono momentaneamente lontani da tutto ciò, ma l’asticella dello spread è sospinta verso l’alto da un’economia che non ha più i piedi per terra.E il Cavaliere, che un momento simile lo ha vissuto in prima persona a novembre scorso, è tornato a parlare per rinfrancare tutti quelli che stavano per dubitare delle capacità di guarigione dell’Italia. Certo, in questi ultimi tempi il Pdl sembra essere andato in letargo, un po’ per il ruolo di appoggio nolente al governo Monti, un po’ per il boccone amaro ingoiato dopo le amministrative.Berlusconi si è, quindi, rimesso all’opera per realizzare una reductio ad unum. C’è l’esigenza di sanare le lotte intestine tra personalismi, giovanilismi e localismi perché altrimenti «non ce la si fa». Le associazioni o i gruppetti servono a poco. O siamo uniti o non siamo nessuno. «Non c’e’ miglior modo per andare avanti che fare squadra e restare uniti. Siamo il partito che ha piu’ pagato gli effetti della crisi», afferma Angelino Alfano. E se l’unione fa la forza, il Cavaliere si presenta come l’allenatore di questa rinnovata squadra. Non come centravanti, come Presidente della Repubblica o come premier. Quelle sono solo illazioni.E la ricetta per l’Italia? Serve polso duro. «Dobbiamo andare in Europa, afferma Berlusconi davanti a deputati e senatori del Pdl, a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta. Così cambia l’economia. In caso contrario dovremmo dire ‘ciao ciao Europa’ o dire alla Germania o alla Francia di uscire loro dalla crisi se non sono d’accordo». Un’idea pazza, come la definisce lui stesso, che non è poi tanto pazza, visto che l’Italia è il secondo paese più solido d’Europa, se si calcola oltre al debito pubblico, il grande risparmio che possiedono i privati.Brunetta aggiunge che bisogna rinviare al 2014 il pareggio di bilancio per rilanciare gli investimenti; prevedere l’emissione degli eurobond; costruire un sistema bancario unico europeo; rivedere le funzioni della Bce e stampare euro con la nostra Zecca, se non lo fa Francoforte. L’ex ministro conclude: «Ancora una volta Berlusconi ci ha visto giusto. Se in Europa la rotta non cambia usciamo dall’euro. Oppure esca la Germania. Da che mondo è mondo se il membro di un club non paga la quota, o se la fa pagare da altri, si espelle oppure si lascia solo e si fonda un altro club».

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