L’ex Manifattura Tabacchi sarà il campus di Scienze Motorie
Gli studenti della facoltà di Scienze Motorie potrebbero vedere realizzato un mito che li accompagna d qualche anno: l’effettivo utilizzo della Manifattura Tabacchi come campus a loro dedicato, idea da tempo lanciata e da altrettanto bloccata per mancanza di fondi. Attualmente, infatti, gli studenti sono frammentati nelle sedi più diverse, da piazza Bernini (in un edificio che conta a malapena cinque aule disponibili), a Leinì, passando per via Ventimiglia. Per non parlare degli impianti sportivi necessari alla didattica: quelli che non sono da dividersi con il CUS sono offerti dal Comune di Torino in comodato d’uso.
Sembra però che una situazione simile sia alla vigilia di un radicale cambiamento, secondo le parole di Giorgio Gilli, presidente del SUISM: “Abbiamo bisogno di una collocazione specifica. Oggi siamo sparpagliati: un Campus che coniughi la didattica e un centro di medicina sportiva all’avanguardia è ideale.”
E quel tanto desiderato Campus esisterebbe già, almeno teoricamente. L’ex Manifattura Tabacchi è una struttura ormai in disuso da tempo per la mancanza di fondi e risorse, ma è una situazione che potrebbe sbloccarsi a breve. E’ stata infatti indetta dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Torino una gara per finanziare i lavori all’ex Manifatturiera, per poterla finalmente trasformare nella sede di Scienze Motorie.I service provider nel settore immobiliare Nomisma-Yard Srl sono stati incaricati di studiare e organizzare l’effettiva modifica agli edifici. Il responso è la progettazione di “un’operazione da 110 milioni per riadattare 77 mila metri quadri di immobili destinandoli ad alloggi e residenze universitarie, spazi per l’Università, commercio, terziario e abitazioni”. Per quanto riguarda la ricerca dei finanziatori, è stato lanciato dal Demanio un bando con scadenza a fine maggio. Il direttore generale dell’Agenzia, Stefano Scalera, sostiene che Torino abbia “creato un format”, e la struttura di corso Regio Parco potrebbe non essere l’unica a trarne vantaggio: entro la fine del 2014, l’Agenzia auspica di trovare altri otto investitori per altrettante aree della città.