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L'imene vale più della vita?

Da Dragor

225px-Maria_Goretti   A PROPOSITO DI YARA GAMBIRASIO, la povera ragazza morta per essersi difesa dallo stupro,  ai preti e a "Libero" non sembra vero di proclamare: “E’ una santa come Maria Goretti, è morta per avere  difeso la sua castità.” Nella loro beata incoscienza non si rendono conto di essere i suoi assassini. Yara non è una santa, è una vittima. I suoi assassini sono gli sconsiderati che hanno sacralizzato la vagina e il suo contenuto, facendo credere a quelle poveracce che la santità risieda in mezzo alle gambe e valga più della vita.

  COME SI E' ARRIVATI a questa aberrazione? Il culto cristiano ha ripreso l’antica ossessione mediterranea della certezza della paternità. Una donna vergine significa la sicurezza che nessuno l’abbia fecondata in precedenza e che il padre dei suoi figli sia il legittimo consorte, sempre che dopo la deflorazione qualche furbastro non abbia approfittato della porta spalancata per introdurci degli spermatozoi clandestini.  Si tratta di un mito tipicamente maschile che spiega l’ossessione della verginità e il terrore delle corna.  Un mito che diventa più ossessivo più si scende a sud, forse perché il caldo eccita l’istinto sessuale, e tocca l’apice nelle tribù del deserto dalle quali il cristianesimo attinge la sua morale.

  COSI' MOLTI GENITORI impartiscono alle figlie questa educazione aberrante, tramandando da una generazione all’altra la stupida ossessione che è costata la vita a Yara e chissà quante altre poverette spedirà nella tomba perché siano venerate come martiri. Sono loro che andrebbero rieducati, i fanatici dell’imene e tutti i loro fiancheggiatori. Io ho detto a mia figlia: “Se qualcuno ti violenta, non rischiare la vita. Non ne vale la pena. Sopporta stoicamente e stampati in testa ogni particolare dello stupratore. Ricorda, la vendetta è un piatto che si mangia freddo. Raccogli ogni indizio possibile, poi denuncia il colpevole alla polizia e fallo arrestare. Non prima che io gli abbia dato una lezione, sempre che riesca a mettergli le mani addosso. E in tribunale accusalo inesorabilmente, in modo che possa marcire in galera per un bel po’ di anni.”

   ECCO CHE COSA bisogna insegnare alle figlie. Altro che sacrificarsi come Maria Goretti.

   Dragor


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