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L’imprevedibile viaggio di Harold Fry

Creato il 20 maggio 2013 da Narratore @Narratore74

harFormato: Cartonato
Lunghezza: 310 pagine
Prezzo: 15,22 €
Lingua: Italiano
Autore: Rachel Joyce
Link per l’acquisto: L’imprevedibile viaggio di Harold Fry

Sinossi
Harold è un tranquillo pensionato inglese. Una moglie, una casa, una vita prima di emozioni o stimoli nuovi, nell’attesa che il tempo faccia il suo corso.
Ma quando riceve la lettera di una vecchia amica e scopre che lei sta morendo di cancro, qualcosa scatta nella sua mente. E così, credendo di andare a spedire la risposta alla lettera, inizia a camminare, finendo per non fermarsi.
Fin quando camminerà lei vivrà, questo il dogma che gli si imprime nei pensieri, portandolo a compiere un viaggio alla scoperta della sua anima e di coloro che gli sono stati vicini.

Impressioni
L’unica recensione possibile, la sola parola che potrebbe spiegare cosa vuol dire leggere questo romano, è magia.
Ma andiamo con ordine…

Cattura

Rachel Joyce
Rachel Joyce, un nome che non conoscevo ma che da oggi ho imparato a rispettare. Questo è il suo romanzo d’esordio e non posso fare altro che alzare le mani e ammettere, senza dubbi, che questo è un grande libro.
Grande perché scritto col cuore, perché si tratta di una storia che porta a confrontarsi con i propri scheletri, con le nostre stesse paure, e ci mostra come, anche quando sembra che ormai non ci sia più nulla per cui lottare, che una motivazione c’è.
Harold è un pensionato ma potrebbe essere benissimo chiunque di noi. Un ragazzo, una donna, un bambino, non importa l’età, non importa il ceto sociale o la provenienza geografica. Tutti dobbiamo fare i conti con i nostri peccati, le nostre insicurezze e i ricordi, che spesso aleggiano attorno a noi senza che ce ne rendiamo conto.

Un libro che scivola via benissimo, complice anche uno stile fresco ma poetico, che stimola la lettura e coinvolge il lettore senza mai forzarlo. Harold cammina, parte per un viaggio che al principio sembra folle (il suo ostinarsi a non voler acquistare nemmeno un paio di scarponi ha dell’assurdo) ma poi ci rendiamo conto che è così che deve essere.
Il suo peregrinare lo porta in contatto con decine di persone, tutte diverse ma uguali sotto certi aspetti, che lo accrescono, che lo curano e si fanno curare da lui. E ad ogni chilometro il motivo di partenza sembra sempre più labile, al confronto con le emozioni che si ritrova a vivere.
Dapprima solitario, poi fenomeno mediatico, poi di nuovo solo, con i suoi ricordi, con le sue colpe. Difficile non farsi toccare da tutto questo, impossibile rimanerne illesi.

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Una metafora della vita stessa, con le sue difficoltà, le sue gioie, i suoi imprevisti. E l’unica cosa che si può fare è andare avanti, mettere un piede avanti all’altro di continuo, senza fermarsi, senza avere paura di fare deviazioni o di doversi leccare le ferite.
E quando alla fine sembra che il cammino sia giunto al suo termine, solo lì ci si rende conto che è solo un nuovo inizio.
Un nuovo percorso.
E si riprende a camminare, magari col sorriso sulle labbra, ripensando a quello che abbiamo visto, che abbiamo fatto, senza rimpianti.
Perché è la nostra vita, e non importa se ci chiamiamo Harold, Paolo o chissà come.
L’importante è guardare il mondo, farlo nostro e viverlo, senza preoccuparci se siamo adatti o meno.
Tutti possono camminare, perché non farlo?

 

Per acquistare questo libro: L’imprevedibile viaggio di Harold Fry


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