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Oggi, Luglio 2011 l’incantesimo finalmente si scioglie, Lord Voldemort il malvagio è sconfitto, e il mondo è salvo.Harry Potter nasce dall’idea di una giovane scrittrice Inglese J. K. Rowling che tra il 1997 data di uscita del primo romanzo, al 2007 ha creato un personaggio senza tempo miscelando il mondo fantasy della magia con i tempi moderni in un mix esplosivo, appassionante e sopratutto, duraturo.I libri ebbero un tale successo [il primo capitolo vendette più di 480.000 copie nella prima stagione] che nel 1999 il colosso cinematografico Warner Bros acquista i diritti esclusivi su ogni singolo libro iniziando quello che sarà un vero fenomeno
cinematografico.Nel 2001 il regista Chris Columbus porta sulla celluloide il primo capitolo “Harry Potter e la Pietra Filosofale”.Gli attori sono allora ancora molto giovani, ma non di certo acerbi nella recitazione e il mondo s’innamora quasi istantaneamente dei tre maghetti nemmeno adolescenti e alle loro avventure.Harry ha un passato doloroso, rimasto miracolosamente incolume ma purtroppo orfano di entrambi i genitori James e Lilly Potter per mano del malvagio Signore viene cresciuto dagli zii adottivi Vernon e Petunia Dursley assieme all’odioso cugino Dudley in una mediocre realtà della periferia di Londra, ma un giorno una lettera arriva a mezzo civetta alla porta di casa Durlsey, una lettera riservata al giovane Harry che cambierà la sua vita radicalmente, spedita per mano di Albus Silente la missiva invita il giovane a prendere parte agli studi di alta magia alla scuola per maghi di Hogwarts.Da qui la realtà muta completamente trasportandoci dal binario 9 e 3\4 della stazione di King’s Cross a Londra in paesaggi straordinari, popolati di Draghi, Bestie mitologiche con precisi riferimenti alla letteratura celtica, greca antica unita a quanto la fantasia riesca ad elaborare.E’ ad Hogwarts che Harry [Daniel Radcliffe] stringe amicizia con quelli che saranno per lui la famiglia mai avuta oltre che migliori amici, alleati e consiglieri, Ermione Granger impettita studiosa e saggia giovane strega interpretata alla perfezione da Emma Watson [da cui in molti si aspettano molto per il futuro ora raggiunta la maturità oltre che anagrafica artistica] Ron Winsley [Rupert Grint], e il preside del magico liceo Albus Percival Wulfric Brian Silente [Richard Harris, poi rimpiazzato causa trapasso nel 2002 da Michael Gambon] che sarà un potente alleato nella lotta per il bene. Non starò qui a descrivere ogni singolo capitolo della saga, ci vorrebbe troppo tempo e troppo spazio, vorrei invece se i lettori me lo concedono analizzare alcuni aspetti per me geniali che l'immenso cast di questa serie ha realizzato negli anni.Nei film creati da sapienti mani creative in cui l’effetto realtà è totale, i particolari curatissimi e la computer grafica [necessaria a rendere credibile e appassionante la pellicola] è ai livelli più alti e si respira da subito un atmosfera magica ma "possibile" che si intreccia perfettamente alla realtà odierna,quasi che si potesse prendere l'Hogwarts Express e assistere alle lezioni con gli studenti del magico collegio; non per niente "La Pietra Filosofale" ha demolito i botteghini con oltre 976 milioni di dollari di incasso nel mondo, a suo tempo il secondo più grande successo dietro solo a "Titanic".Le ambientazioni ad Hogwarts e i vari cambi di location come i Tornei Di Quidditch [lo sport ufficiale del collegio] o la Coppa Tre Maghi nel “Calice di Fuoco” [a parer del sottoscritto il migliore episodio di tutta la serie] creano un ritmo appassionante e discostano piacevolmente dalla trama più cruda quindi la lotta contro il ritorno del Malvagio Signore rendendo i fatti reali e interessanti.Come per Il Signore degli Anelli a cui è stato paragonato anche in Harry Potter i luoghi sono molto importanti, la Rowling crea come a suo tempo Tolkien [naturalmente imparagonabile a livello narrativo e stilistico] migliaia di diverse locazioni come Diagon Alley il villaggio dei maghi, la Banca Gringott, o Nocturn Alley in cui contestualizza centinaia di personaggi della migliore tradizione fantasy come Elfi, Nani, Fauni e Satiri, e ovviamente l’industria cinematografica sa come rendere scintillante questo genere di fantasie letterali, il risultato è ottimo.Interessante è il contesto sociale che negli anni si evolve e scontra, in Harry Potter ci sono tutte le estrazioni sociali, dai nobili boriosi e malvagi come i Malfoy il quale giovane rampollo e coetaneo Draco diverrà il nemico numero due di Harry [non senza un accenno di redenzione mai purtroppo concretizzata verso la fine], alla famiglia media inglese dei Wisley a quella medio alta ma “mista” quindi i familiari della piccola Ermione Granger a metà tra maghi di sangue puro e “babbani” quindi non maghi. Le differenze sociali vengono messe a nudo in più occasioni facendole anche pesare a volte ma in un modo che anche agli spettatori più giovani non risulti aggressivo, ma anzi istruttivo.Negli anni i personaggi crescono e i giovani maghi imparano a loro spese quanto possa essere dura la vita, specialmente in un mondo magico in cui tutto è possibile, sia nel bene che nel male.Con l’evolversi delle vicende anche i sentimenti prendono strada tra i personaggi, dapprima lo spettatore è convito che il protagonista sia invaghito dell’amica Ermione e che prima o poi si arriverà a concretizzarsi questo sentimento, ma andando avanti nei capitoli invece è Ron ad avere la meglio nel cuore della strega, e credo che tutti gli appassionati aspettassero da tempo la scena del prima bacio tra i due che si ha nella seconda parte dell’ultimo capitolo “I Doni della Morte” che avviene di colpo senza fronzoli o frasi smielate in cui non si può che esultare.Harry invece dopo un veloce flirt con la compagnia di corso Cho finisce ad innamorarsi della sorella di Ron, Ginny ma essendo il suo personaggio studiato un tantino spigoloso con il gentil sesso non c’è altrettanta passione nelle scene di tenerezza che invece sono fugaci e quasi sempre disturbati da qualcuno o qualcosa.Anche il contesto scolastico, importante per i giovanissimi è curato molto in tutti gli aspetti, la disciplina, le lezioni e soprattutto i professori alcuni che nel tempo diverranno alleati dei tre ragazzi come la professoressa Minevra McGranit, Alastor Moody o il fedele Rubeus Agrid che fu il primissimo amico del giovane Harry e fautore della sua fuga da casa Dursley per Hogwarts a quelli che invece muteranno a nemici.Un cardine-collante della storia è il continuo doloroso ricordo di Harry per la perduta famiglia, i genitori appaiono sottoforma di spettri-guida in più occasioni, aiutandolo e cercando di fargli forza nei momenti più bui, ma negli ultimi episodi della saga, nello specifico dal “Principe Mezzo Sangue” la realtà che viene alla luce è assai diversa.Il padre di Harry, James infatti si scopre non essere quell’uomo retto e puro come il giovane crede, ma nel pensatoio di Silente il nostro scopre che il padre si divertiva in passato a dileggiare i suoi compagni, in particolare Severus Piton [poi divenuto professore ad Hogwarts di Pozioni e Incantesimi] uomo strano, molto rigido specialmente con il giovane Harry, ma che poi si dimostrerà essenziale nella sortita contro Voldemort e vittima più delle circostanze avverse del passato che delle sue effettive malefatte comunque compiute a fin di bene. Sarà lui che ucciderà Silente per permettere ai tre maghi di ottenere l’ultimo dono della morte la “Bacchetta di Sambuco”, condannandosi ad essere un reietto per poi morire per mano di Voldemort stesso.La famiglia è sempre presente, fulcro dei buoni principi di Harry in cui viene contestualizzato un ulteriore personaggio Syrius Black interpretato magistralmente da una vecchia conoscenza Gary Oldman, amico fraterno della famiglia Potter e incarcerato da anni nella prigione di Azkaban fino alla sua fuga nel terzo capitolo per aiutare Harry, svelargli di essere suo padrino, e diventare parte della sua vita, fino purtroppo al trapasso nella prima parte dell’ultimo capitolo.Gli anni passano veloci, i ragazzi crescono ancora e Voldemort da entità che si manifesta nei primi quattro capitoli come uno spettro oscuro che irretisce le menti degli uomini e agisce per mano di infiltrati spesso finti professori al collegio prende forza arrivando a tornare in forma umana nel “Calice di Fuoco” capitolo in cui vediamo Harry per la prima volta in uno scontro all’arma bianca con il Malvagio [dove inoltre un compagno Cedric Dicory perde la vita]. Eccellente la recitazione e ottimo il doppiaggio di tutti i personaggi, i film scorrono senza pesare a parte forse nella prima parte dell’ultimo capitolo che è principalmente narrativo ma doveroso per poter riordinare le idee dopo tanto tempo. Eccellente la colonna sonora firmata da Nicholas Hooper.
Piccola macchia ne “L’Ordine della Fenice” capitolo strano e poco appassionante, buona la scelta dell’attrice che prende il posto con l’inganno del preside Silente ma che viene ovviamente rovesciata dalla caparbia dei ragazzi, ma non appassionante nel globale come gli altri episodi.Nei “Doni della Morte, Parte Seconda” si ha finalmente lo scontro diretto, faccia a faccia e di tutti i personaggi tra il bene e il male, Voldemort prova a irretire le menti di tutti gli studenti del collegio chiedendo loro di consegnare Harry promettendo in cambio l’esenzione dalla strage annunciata di chiunque avesse intralciato i propri piani di vendetta, ovviamente nessuno risponde alla chiamata e le bacchette allora scintillano al verso di Expelliamus!!!!Ottimi gli effetti grafici e il sonoro, pieni e curati, un neo si ha forse nella caduta di Voldemort, lo spettatore si aspetta fulmini ed esplosioni dalle rispettive bacchette e invece l’Oscuro trapassa per mano non tanto di Harry ma del compagno Pacioc che decapita il serpente del malvagio “contenitore” e ultimo Orklux di una delle parti di anima che Voldemort ha sparso in alcuni oggetti in giro per il mondo per essere sicuro di non poter essere ucciso facilmente.Un tantino forzato se vogliamo proprio essere critici l’epilogo dell’ultimo capitolo in cui vediamo i protagonisti venti anni dopo, Harry sposato a Ginny e Ron ad Ermione che accompagnano i rispettivi figli al binario 9 e 3\4 per prendere il loro primo treno per Hogwarts, tenero ma forse superfluo anche perché nonostante il digitale è dura invecchiare di vent’anni ragazzi appena maggiorenni e farli comportare come padri e madri di famiglia.Per i romantici insomma.
Harry Potter mi ha conquistato, con il suo candore da bravo ragazzo in un paese magico di natura come il Regno Unito, per niente infantile e adatto a qualsiasi tipologia di pubblico, è forse l’ultimo baluardo della buona cinematografia fantasy, gli attuali prodotti presenti nelle sale non riescono nemmeno ad avvicinarsi alla fattura di quest’opera in cui si sono alternati diversi registi, Chris Columbus per i primi tre capitoli, Alfonso Cuaron per il quarto, Mike Newell per il quinto e ancora Columbus per i capitoli finali.I temi trattati miscelati sapientemente sotto la traccia dell’autrice Rowling sono vari, attuali e importanti, i valori come la famiglia, l’amicizia, la rettitudine e la dedizione ai propri obiettivi sono costantemente ricordati ed è stato un piacere seguire le avventure di questi tre giovani maghi che in dieci anni hanno prima conquistato e poi salvato il mondo.Voto: 8
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