“Believe Memphis” era lo slogan che i tifosi dei Grizzlies avevano sulle loro magliette durante i playoffs; nessuno a dire il vero credeva molto a questa squadra che aveva raggiunto con un po’ di fatica l’ottavo posto nella Western Conference e invece la sorpresa è stata generale, e non solamente per i risultati ottenuti ma quanto per l’intensità che questa squadra e il suo pubblico (non sempre presentissimo in questi anni e neanche in questa stagione) hanno messo in ogni singolo secondo in cui sono scesi in campo.
La squadra fino a gara 1 del primo turno contro i San Antonio Spurs aveva ottenuto la bellezza di 0 vittorie nella sua storia ai playoff (zero vittorie…); la W in quella prima partita, quindi, ha dato un entusiasmo impressionante e ha fatto capire alla squadra di coach Hollins di potercela fare. Così è stato, liquidando 4-2 la squadra con il miglior record dell’Ovest.
Al secondo turno a Memphis venivano date pochissime chance contro dei Thunder giovani e vogliosi di prendersi in mano la Lega: come non detto, c’è voluta gara 7 per permettere a Durant e soci di liberarsi di questi “pazzi” e qualificarsi alla Finale di Conference.
Zach Randolph si è elevato a leader, per la prima volta nella sua carriera, trascinando i compagni con 22.2 punti e 10.8 rimbalzi, ma con alcune prove spaziali soprattutto nei quarti quarti di gioco. Ma con lui sono saliti di livello anche Marc Gasol (15+11.2 rimbalzi), Mike Conley (15.2+6.4 assist), e OJ Mayo (11.3 punti ocn il 41% dalla lunga distanza).
Salarialmente per l’anno prossimo la situazione non è facilissima, ma la dirigenza di Memphis ha finalmente lavorato bene allungando i contratti a Gay e Randolph, dimostrando una volontà di proseguire con questo progetto; in estate dovrà essere rinnovato anche il contratto di Marc Gasol, restricted free agent, che si è rivelato vitale per il gioco interno di questa squadra, ma lo spazio salariale per lui c’è e i Grizzlies hanno già confermato di voler pareggiare qualsiasi offerta arriverà al giocatore.
Dalla panchina poi il nucleo che esce è molto giovane e quindi tenere anche Shane Battier (arrivato a febbraio) sarà importantissimo per avere quell’esperienza che nella post-season conta tantissimo.