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L’inferno “hard”

Creato il 28 giugno 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

L’inferno “hard”

Ritorno sull’argomento della pedofilia all’interno della chiesa viste anche le recenti esumazioni che, tanto, hanno indignato il cardinal Bagnasco.

Mi sa che tira brutta aria per i preti pedofili, per loro “l’Inferno sarà ancora più duro”, ci informano dal Vaticano, dove qualcuno deve avere preso sul serio la Divina Commedia come una guida turistica, con gironi a cinque stelle luxus con piscina, a quattro con vista sul mare (di fuoco) a tre con piccola colazione al forcone e giù giù fino alla terrificante Pensione Marechiaro, dove ti friggono nell’olio vecchio che si pianta sullo stomaco.

Interessante.

Se c’è un inferno hard ce ne deve essere per forza uno light, come il formaggino sgrassato o come le bistecche: ragioniere dannato, preferisce l’inferno al sangue, medio o ben cotto?

O invece alle anime più fosche saranno inflitte, da efferati satanassi, quattro dichiarazioni di Bonaiuti per ogni telegiornale invece delle normali due che sono inflitte a noi prigionieri del purgatorio Minzculpop, con supplemento serale di Cicchitto che gracchia svolazzando mentre La Russa, che un po’ ricorda il diavolo dei burattini, aziona il girarrosto?

Oppure ai peccatori generici sarà concessa l’option dell’ambitissimo pentolone di sterco bollente dell’inferno italiano dal quale un giorno manca il fiammifero, un altro tagliano il gas, un terzo scarseggia la popò, i diavoloni sono fannulloni e su tutto regna Papè Berlusconi che fa un po’ di casino con le manovre al fornello.



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