E’ una ricetta d’altri tempi, tant’è che come ogni cosa che appartiene al passato viene dimenticata a volte, e la conseguenza è un vero peccato, perchè si va incontro alla possibilità di perdersi la loro piacevolezza.
E’ più che risaputo che molte delle nostre nonne, e a seguire le nostre mamme lo hanno portato in tavola più volte questo piatto, con l’apprezzamento inequivocabile del giudizio di coloro che lo gustavano. E giusto per seguire la tradizione dovremmo continuare nella scelta.
Suvvia, non vi sto chiedendo un capitombolo, si tratta soltanto di mettervi ai fornelli e preparare un ottimo pollo con patate in umido.
Non ve ne pentirete
A me piacevano moltissimo le patate che accompagnavano il pollo, è un ricordo che non si è mai assopito e che riemerge prepotente quando sono alle prese della sua preparazione.
Ovviamente un tempo il pollo veniva cucinato con la sua pelle, e credo che fosse l’unico motivo che mi inducesse a farne a meno e a preferire le patate. Questa è una delle motivazioni, tra le altre che mi guida nella scelta di eliminare tutta quanta la pelle del pollo in tutte le sue preparazioni, ad eccezione di quello allo spiedo, ma questo è un altro caso.
Scegliere alcune parti diventa quasi un’abitudine, come quella delle sovracosce, naturalmente prive di pelle.
Sistemarle nel tegame insieme alla cipolla con qualche cucchiaio di extra vergine è l’inizio della preparazione del pollo in umido.
Non è difficile, ve lo assicuro.
Ovviamente si fa rosolare da tutti i lati, si sala e si uniscono le patate tagliate a grossi pezzi, e a seguire i pomodori pelati triturati grossolanamente e si porta a cottura, a fuoco basso per circa quaranta minuti.
A cottura ultimata non resta altro che servire il pollo insieme alle sue patate.
Ingredienti per quattro persone:
otto sovracosce di pollo (se sono molto grandi dimezzate la quantità)
una lattina di pomodori pelati
patate circa un chilo
mezza cipolla
olio extra vergine d’oliva
sale
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