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L'invito di Martini alla conversione della Chiesa

Creato il 02 settembre 2012 da Gaetano61

Passano le ore e la figura di Carlo Maria Martini emerge sempre di più - dalle testimonianze, soprattutto, della gente comune che sta affollando il Duomo di Milano per portargli l'ultimo saluto - come quella di un uomo che ha saputo parlare di cristianesimo non in maniera astratta, ma profondamente legata alla vita di tutti i giorni, e proprio per questo lontana da ogni ipocrisia e pretesa di moralismo. E questo ci fa capire come Martini, amato dalla base, sia stata una voce di minoranza all'interno della Chiesa gerarchica - quella gerarchia di cui anche lui faceva parte, per la decisione coraggiosa di un papa, Giovanni Paolo II, pur lontano dalla sua sensibilità. La sua ultima intervista al Corriere della Sera è il manifesto di una Chiesa davvero "autentica", vicina alla sofferenza delle persone, che non "giudica" ma che "comprende", chiamata ad una "conversione", a partire dal Papa. Davvero parole pesanti come pietre, con la speranza che, ora che Martini è scomparso, possano trovare qualcuno che le possa raccogliere con la stessa forza profetica. Qui, si può leggere l'ultima intervista al Corriere di Carlo Maria Martini, raccolta da padre Georg Sporschill e da Federica Radice. 

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