Il blitz dell'Agenzia delle Entrate ha fatto ringalluzzire gli amici del Pdl, tanto da indignarli e reputare l'accaduto di "carattere politico e mediatico". Naturalmente, coi tempi che corrono, la notizia ha avuto grande rilevanza a livello nazionale, dando un immagine di questi luoghi di lusso, isole felici per gli evasori. E' bene non fare di tutta l'erba un fascio, ma è altrettanto giusto che questi controlli vengano fatti ed estesi a tutta la penisola: verrebbe da chiedersi però, cosa hanno fatto le Agenzia delle Entrate in tutti questi anni? Perché questi controlli sono stati fatti solamente adesso?
Quello che stupisce è la reazione di tutti gli esponenti del Pdl, che uniti in coro, gridano allo scandalo:
- «Inaccettabile e chiaramente ispirato a una concezione ideologica del controllo fiscale» (Cicchitto);
- «Così si dà l’idea che la ricchezza è un male». (Gelmini)
- «spettacolarizzazione di controlli legittimi» che «danneggia la località turistica e la laboriosità dei suoi cittadini. E vedremo comunque se lo stesso avverrà a Capri, a Taormina o in Costa Smeralda». (Paniz)
- "solleticare sentimenti di rivalsa o di odio sociale sia l'ultimo gradino della deriva dell'Italia". (Napoli)
C’è un’altra questione che è emersa in questi anni e attiene alla crescente divaricazione tra chi ha molto e chi ha poco o niente.
La giustizia sociale non vuole cancellare la ricchezza, ma renderla compatibile con la società, in cui, chi la possiede, vive. Oggi c’è una contraddizione, che è diventata intollerabile nel momento in cui si chiede ai lavoratori e ai pensionati di contribuire con sacrifici al risanamento dei conti pubblici per salvare il paese. In questo clima l’evasione fiscale, diventa intollerabile. Vedo che c’è chi ripropone le manette. Io non sono favorevole al carcere, dove purtroppo si trovano persone che hanno colpe molto più lievi degli evasori. Niente carcere. Ma, può chi evade il fisco in forme vergognose continuare ad avere la licenza di commercio e d’impresa? Penso di no. Può un professionista, medico, ingegnere, architetto ecc., evadere e continuare a esercitare la professione?
Infine, non si capisce perché ai cittadini non è concesso quel che si fa in tanti Paesi: scaricare dalle tasse le spese, o parti di esse, per cure mediche o altro, incoraggiando così le persone a chiedere la ricevuta fiscale. Insomma, questo è oggi il fronte principale, non solo per i conti pubblici ma per una necessaria giustizia sociale. La fermezza e la coerenza nell’agire delle istituzioni e dei cittadini è quindi un obbligo civile e morale.