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l'italia mangiata

Da Laurascarpa @scarpalalaura
mangiata da chi? mangiata da invasori nei secoli, erose le sue rive dal mare, mangiata dai politici, dai mafiosi-camorristi e C.,  divorata, corrosa.
Ma anche un'italia che mangia e ci pensavo stamane, infilandomi una gonna verde e una maglia rossa (non spaventatevi, due tonalità intonate), pensavo quali cibi accomunassero l'italia, e non mi veniva.
E risi e bisi e fragole
erbetterave cote
tempesta sule zatere e foghi al redentor...
questi versi di canzone nascondevano,  mi si diceva, nel risorgimento un significato preciso: risi, piselli e fragole = tricolore,  biete cotte = le cose sono pronte, tempesta e fuochi in due luoghi di Venezia (combattimenti dove indicato, non dimentichiamo che la città fu sotto assedio austriaco per un anno, poi cedette per fame).
Fame, l'ho detto, la fame lega l'italia, la legava.
Solo una decina di anni fa un anziano signore della Rai o dintorni mi spiegava che alla TV non si dovevano far vedere troppo le persone che mangiavano – negli anni 50 e 60 immagino – per non risultare insultanti per chi troppo da mangiare non aveva (ora non si vede altro che cibo).
La fame di Pulcinella e quella di Arlecchino (e dello Zanni) lega a un filo doppio Napoli e Bergamo, Sud e Nord (anche Pinocchio si mangia un uovo, per la fame... sbaglio? Pinocchio la racconta la fame, a partire dalla pera di cui poi mangia il torsolo)
l'italia mangiata
di questa fame nordica Dario Fo e ora Paolo Rossi e qui ascoltate la fame di Pulcinella.
Se la fame ha unificato l'italia del risorgimento, pochi piatti comuni la sfamavano, zuppe, sì, povere e di pane, ma qui la polenta, lì i maccheroni, qui il farro, là il riso, qua i fagili e là la pizza.
Ma i collegamenti sono più difficili da seguire. un mio amico trentino mi fece mangiare un cibo prezioso e poverissimo che faceva sua mamma, ormai vecchissima, donna che aveva tirato su da sola, montanara e povera, i figli, doopo che il marito era (s)par)t)ito per le 'meriche. Involtini in foglia di vite. In trentino, die? non in Turchia o in Grecia, no. Solo che dentro non c'era riso, ma pane secco e erbe di bosco, costo 0.
Ma molte fiabe raccontano come sfamare tanti figli con un solo tozzo di pane o un ovetto (cfr anche un racconto di Camilleri ne Il gioco della mosca, a memoria "a palletta a papà").
l'italia mangiata
L'ovetto era i cibo fresco e nutriente che la famiglia in campagna si ritrovava, e occorreva sfruttarlo bene. Così che, per nutrire i bambini, la nonna di un mio ex (erano poveri e due dei 3 fratellini, quando il padre morì, andarono all'asilo per orfani) faceva l'uovo sbattuto, aggiungendo le chiare a neve. L'uovo sbattuto di solito è uno per bambino, massimo 2, invece così ne saziava agevolmente 3.
Ma ecco l'uovo sbattuto classico:
INGREDIENTI
1 uovo freschissimo e magari biologico (a testa o 1 per 2 persone) solo il tuorlo
2 cucchiaini di zucchero bianco MOLTO ricolmi
OPTIONAL
la chiara dello stesso uovo
oppure
un tazzina di caffè
oppure
un bicchiere di latte caldo
lo so, c'è la versione zabaione con il marsala, ma non la metto qui, trovatela altrove.
PREPARAZIONERompere l'uovo e separare bene chiara e tuorlol'italia mangiataunire al tuorlo (in una tazza) lo zuccherol'italia mangiata
col cucchiaino sbattere l'uovo mescolandolo con vigorel'italia mangiata
deve diventare giallo chiaro (mi raccontavano di gare infantili a chi sbatteva di più e meglio, quando ero piccola) e spumoso.l'italia mangiata
ORA
a) lo si mangia così
b) vi si unisce la sua chiara montata a neve (io monto rigorosamente a mano e con forchetta in una fondina) e così diventa più leggero e abbondante.
c) vi si unisce, mescolando perché non cuocia, una tazzina di caffè amaro, che lo fa diventare meno stucchevole e vi prepara a qualsiasi difficoltà.
l'italia mangiatal'italia mangiatad) per bambini o per riprendere forze, vi si aggiunge sempre piano e mescolando, un bicchiere di latte caldo.
Colazione o merenda? quando c'è fame le definizioni non contano.
La ricetta per resistere alla crisi è questa, ma la crisi va battuta altrimenti, lo sappiamo.
Che leggere mentre lo si mangia? il libro di Camilleri già citato
l'italia mangiata i libretti Sellerio, poi, non sono nemmeno molto cari, vanno bene anche con la crisi, e sono così eleganti da non sembrare un ripiego.

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