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L’Italia s’è persa? (by Marius)

Creato il 24 giugno 2013 da Simo785

La classifica della Confederations Cup ci racconta che siamo arrivati secondi nel girone e accediamo alle semifinali in cui affronteremo, presumibilmente, la Spagna. Abbiamo perso contro il Brasile, ospite della manifestazione, e ci può stare, qualche decisione arbitrale è stata un po’ al limite ma fa parte del gioco e ci può stare. Abbiamo anche mostrato tanto carattere e sprazzi di buon gioco; Pirlo si è confermato fuoriclasse anche in terra brasiliana, Balotelli è sempre il giocatore da cui si può prevedere facilmente l’imprevedibilità: nei tocchi e nel comportamento, delizia e croce.

Ma un aspetto inquietante si è manifestato fino ad ora, a un anno dalla Coppa del Mondo che si disputerà proprio in questi stadi, gli azzurri sembrano aver perduto la caratteristica distintiva del nostro calcio: la maestria difensiva. Non era mai accaduto che in una competizione internazionale la nostra nazionale subisse quasi tre gol a partita di media nelle tre gare di un girone all’italiana. La capacità di andare in gol e il gioco espresso hanno mascherato la carenza della fase difensiva ma è storicamente e statisticamente provato che senza una difesa seria e impenetrabile non si può fare molta strada nelle competizioni con la posta in palio. Nel nostro campionato nazionale la difesa migliore solitamente si aggiudica il titolo e in campo internazionale non cambia molto la musica. Ricordiamo tutti in quale modo siamo arrivati a Berlino nel 2006 e come ne siamo usciti con la Coppa tra le mani, grandissima difesa, tanti giocatori a segno, i migliori realizzatori azzurri furono Toni e Materazzi con sole due reti. Buffon fu eletto miglior portiere del torneo e capitan Cannavaro, a Dicembre, si aggiudicò addirittura il Pallone D’Oro. Quell’Italia vinse il titolo applicando la più classica tattica all’italiana, basando la propria cavalcata sulla scuola difensiva del nostro paese.

Quattro anni più tardi, da campioni del mondo in carica, abbiamo disputato il peggior mondiale della nostra storia subendo ben cinque gol in tre partite da squadre di medio-basso livello come Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda: ultimo posto nel girone meritatissimo e tutti a casa.

Proprio in Sudafrica la Spagna, presa a modello come scuola di spettacolo, ha trionfato a colpi di vittorie per 1-0 con una difesa quasi imperforabile e due soli gol al passivo in sette gare.

La proverbiale difesa azzurra sembra essersi persa negli ultimi anni, Buffon è sempre uno dei migliori portieri del mondo ma nelle ultime stagioni qualche passo falso lo ha commesso pure lui, i vari Cannavaro,  Nesta, Maldini, Baresi, Gentile, Scirea  sono ormai un lontano ricordo ma non sembra esserci nessuno alla loro altezza per il momento, ci sono giocatori di esperienza, qualcuno ormai quasi pensionabile, e ci sono giovani di belle speranze che hanno un gran bisogno di giocare, fare esperienza soprattutto in campo internazionale e maturare, De Sciglio e Ogbonna tanto per fare due nomi.

Forse il peggioramento della qualità dei difensori italiani è in qualche modo legato al livello sempre più declinante del campionato nostrano, i fuoriclasse latitano dalle nostre parti ed è difficile migliorare se raramente ci si confronta con le stelle mondiali.

Manca un anno all’appuntamento con il mondiale brasiliano, la difesa dovrà essere necessariamente registrata se si vorrà concorrere da protagonisti. Spagna e Brasile saranno gli ovvi favoriti ma se l’Italia saprà fare l’Italia e ritrovarsi potrà dire la sua, nei dodici mesi che verranno potrebbero aggiungersi in pianta stabile alla truppa di Prandelli dei giovani che hanno raggiunto la finale dell’Europeo under 21.

Forze fresche con la giusta fame di vittorie servono come il pane.


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