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L’Italicum tra emendamenti e percentuali

Creato il 27 gennaio 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

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Se imbocchiamo la strada delle riforme tutto sarà più semplice. Se, al contrario, si affossa il percorso, diventa davvero delicato immaginare uno spazio di speranza per questa legislatura”: questo l’ultimatum di Matteo Renzi al governo. Dal canto suo, Enrico Letta ha affermato di sostenere “con grande forza l’iniziativa sulla legge elettorale e sulla fine del bicameralismo perfetto che renderebbero l’Italia più forte”.

Gli emendamenti al testo base di riforma della legge elettorale depositati oggi alla Camera in commissione Affari costituzionali sono ben 318. L’arrivo del provvedimento in Aula è previsto per il pomeriggio del 29 gennaio e il voto finale dovrebbe arrivare tra il 30 e il 31. Il gruppo dell’M5S è quello che ha proposto il maggior numero di modifiche all’Italicum, circa 60. Seconda la Lega con circa 50 emendamenti. I deputati sembrano essere in accordo almeno su uno dei punti dell’accordo Renzi-Berlusconi, la delega al governo per la riscrittura dei collegi elettorali, sulla quale potrebbe esserci anche l’appoggio di Forza Italia.

Danilo Toninelli del M5s ha affermato che “Le nostre proposte sono tutte finalizzate a eliminare le porcate dell’Italicum, in particolare a inserire il sistema proporzionale nel rispetto del referendum votato giorni fa dalla base del Movimento e anche nel rispetto della sentenza della Consulta”. “L’aggiunta ulteriore che facciamo – ha aggiunto Tonelli – sono le preferenze sul modello Svizzera con preferenza positiva e preferenza negativa. In pratica si potrà cancellare dalla lista colui che si ritiene impresentabile”.

Il Salva-Carroccio” proposto dalla Lega prevede invece l’introduzione di uno “sbarramento territoriale” per permettere alle formazioni politiche che superino una media di almeno il 7% dei voti in 7 circoscrizioni di entrare in Parlamento, mentre Sel richiede un abbassamento più netto delle soglie – dal 5% al 2% per i partiti coalizzati e dall’8% al 4% per quelli che corrono da soli –, l’inserimento di un tetto massimo per le spese elettorali e un rialzo della soglia per ottenere il premio di maggioranza.

Gli emendamenti proposti dal Pd riguardano il sistema delle soglie di accesso dei partiti, la parità di genere e un sistema elettorale “con una maggiore vicinanza tra elettori e eletti”. Si tratterebbe di abbassare la soglia di sbarramento dal 5% al 4% per i partiti che si presentano in coalizione, dall’8% al 5% per chi corre da solo e di rialzare la soglia per accedere al premio di maggioranza dall’attuale 35% al 38% o al 40%. Varie opzioni sono state invece presentate dai deputati dem per le liste bloccate, che vanno dalle preferenze ai collegi uninominali fino alle primarie per legge.

Redazione Libera e Forte


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