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“l’occhio cifilo”: recensione film “the gunman”, dal 7 maggio 2015 al cinema.

Creato il 06 maggio 2015 da Dan76

“L’occhio cinefilo”: recensione film “THE GUNMAN”, dal 7 maggio 2015 al cinema

Arriva nei cinema italiani “The Gunman”, nuovo film diretto dal regista francese di “taken” Pierre Morel e con un grande cast, Sean Penn, Javier Bardem, Idris Elba, Mark Rylance e l’italiana Jasmine Trinca; il film è l’adattamento cinematografico del romanzo “posizione di tiro” scritto da Jean-Patrick Manchette nel 1981. E’ la storia di un agente speciale, Jim Terrier, un sicario che agisce sotto copertura per il suo governo e che ha operato in zone pericolose del pianeta; ora cerca di riscattarsi ma il passato non gli da tregua e i suoi ex capi non hanno preso bene la sua decisione. In un villaggio del Congo, sede di una ong che si occupa di fornire acqua agli abitanti, vive Terrier con la sua fidanzata, un medico combattivo e idealista, Annie, ignara del vero lavoro del suo compagno. Ma il passato come sempre ritorna e mette a subbuglio le vite di Terrier e di Annie. Quest’ultima scompare e Terrier per salvare se stesso e ritrovare la sua donna gira tutta l’Europa, evitando un attentato contro di lui e vivendo mille avventure. Sulla sua strada incontra persone disposte ad aiutarlo tra cui Dupont (Idris Elba), Felix (Javier Bardem) e Cox (Mark Rylance), tutti personaggi dalla morale non proprio integra. Terrier farà l’impossibile per ritrovare Annie e capire chi lo vuole morto. Il film è stato girato tra Barcellona, Londra e cApe Town con un budget di 40 milioni di dollari. Il film è pieno di azione e adrenalina e vedere Sean Penn in un film di azione fa un po’ impressione tant’è che risulta fuori posto in un film discreto come questo, a tratti ridicolo. La prima parte del film ha dialoghi consoni al tema umanitario trattato ma poi il film prende la piega dell’azione e inizia praticamente un nuovo film assolutamente convenzionale, con eccessi vari e scene rocambolesche. Il regista Morel appare a suo agio nelle scene d’azione ma non riesce ad alzare il tono del film a un banale film d’azione e del qual genere si è visto di meglio. Il film purtroppo è poco altro perché la sceneggiatura è superficiale e già vista nonostante la tematica sociale raccontata, ovvero le multinazionali che trattano sotto copertura per crearsi un mercato in quei paesi in via di sviluppo. Purtroppo l’azione risulta eccessiva e inopportuna in un film che vorrebbe essere drammatico e non lo è, e che vorrebbe fare denuncia ma non vi riesce. Un film superficiale e un grande attore premio oscar sprecato come Sean Penn.

DANIELA MEROLA

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