Per RECENCINEMA.IT recensione film uscito il 9 gennaio 2014 “IL CAPITALE UMANO” di Paolo Virzì.
“Il capitale umano” è stato il vero trionfatore di questa stagione cinematografica italiana sia in termini di successo di critica e di pubblico sia per i premi vinti tra david di Donatello e Nastri d’argento 2014, tutti premi meritatissimi per questa commedia amara sull’Italia di oggi. Paolo Virzì offre la sua personale visione della crisi economica che attanaglia il nostro paese, una crisi che investe e si estende alla amoralità italiana di questi anni. Sceneggiato da Virzì stesso con gli scrittori Francesco Bruni e Francesco Piccolo, fresco vincitore del premio strega 2014, è una commedia aspra e senza retorica che fa a pezzi l’umanità(?) italiana, senza scrupoli, avida, arraffona, arrogante, ignorante. Riscritta la sceneggiatura sull’omonimo romanzo di Stephen Amidon ambientato in Connecticut, USA, viene ambientata in Italia, in Brianza nello specifico, in una innominata cittadina, regno dell’opulento nord-est; una nuova riscrittura che funziona alla perfezione e suddivisa in capitoli dedicati ai protagonisti che poi rappresentano una visione globale dell’universo Italia; un racconto pieno di amarezza e sarcasmo di questi protagonisti del film a cui Virzì non concede alcuno sconto per far loro esprimere al meglio/ peggio il declino del “capitale umano”; un mosaico noir per una trama corale per raccontare un affresco senza gloria di questa epoca. In un nord-est più glaciale che mai, moralmente parlando, si muovono un gruppo di persone, un immobiliarista e le sue ambizioni di ascesa sociale, una donna ricca ma infelice che sogna una vita diversa, una ragazza oppressa dalle amizioni del padre su di lei che sogna di fuggire, un misterioso incidente alla vigilia delle feste natalizie che rende l’atmosfera ancora più cupa e opprimente, una atmosfera dark dove non scappa nessuna risata, né gigioneria alcuna; gli attori bravissimi tutti tra cui Matilde Gioli, Fabrizio Bentivoglio, Valeria bruni Tedeschi, Giovanni Anzaldo, Guglielmo Pinelli, luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni. Paolo virzì abbandona tutta la sua ironia per firmare un film straordinariamente bello ed avvilente, un quadro possente su strani esseri che non hanno e non conoscono pietà per nessuno e che volutamente e sarcasticamente vengono chiamati “il capitale umano”.
DANIELA MEROLA