La presenza del pensiero divergente oltre a favorire la produzione creativa specifica capace di dare piacere per se stessa favorendo l’espressione dell’emozioni, favorisce l’emissione di risposte d’adattamento più funzionali (libere da vincoli), pertanto maggiore abilità di fronteggiamento delle difficoltà di vita, dunque dello stress. Pertanto la limitazione creativa, quindi poca flessibilità nell’adattamento all’ambiente, può portare disfunzionalità e malessere psicologico. Ciò significa che la produzione creativa premia su vasto raggio l’individuo predisponendolo, sia
alla liberazione dei contenuti emotivi evitando che finiscano in “sublimazioni” patologiche, sia favorendo l’emissione di risposte d’adattamento più flessibili, il tutto rappresenta una minore vulnerabilità alla psicopatologia.
Lo sviluppo dell’immaginario, biologicamente parlando, induce in alcune aere cerebrali lo sviluppo di un’attività elaborativa parallela dell’emisfero destro (il cervello e diviso in due emisferi, di cui il sinistro è preposto all’attività convergente, razionale ripetitiva e applicativa di informazioni già acquisite, mentre il destro all’attività divergente, creativa dove la produzione del nuovo e dell’inconsueto è la caratteristica dominante), favorendo così la produzione del pensiero completo (sinergia tra i due emisferi).
Una maggiore interazione con l’ambiente offrendo l’incremento del nostro bagaglio di conoscenza, offre consequenzialmente maggiore possibilità di sviluppo dell’immaginario. La libertà dai vincoli mentali, indotta dall’incremento conoscitivo, offre dunque, un’apertura ad un’elaborazione integrata, che permettendo di svincolarci dalla consuetudine del pensiero razionale, favorisce l’attivazione di processi d’intelligenza creativa.
La ristrutturazione critica dei paradigmi cognitivi, costituisce un apprendimento come tanti altri, che stimola la produzione del pensiero divergente.
In sintesi si può dire che l’utilizzazione più completa delle attività cerebrali, ottenuta tramite strategie cognitive adatte a sbloccare e rendere flessibile l’attività associativa (le idee vengono prodotte da un processo associativo e di contiguità temporale) convergente propria dell’emisfero sinistro, può essere programmata al fine di ottenere un’attivazione sincronica della struttura parallela dell’emisfero destro, sede del pensiero divergente, in modo che la più ampia attivazione di differenti funzionalità cerebrali, faciliti l’esercizio della creatività.
Le azioni orientate alla rimozione di fattori cognitivi rigidi, per indurre una rinnovata organizzazione cerebrale tale da predisporre il cervello alla creatività, si fondano su azioni diverse, ma tutte convergenti alla scienza e all’arte in generale.
Troviamo, infatti, nell’area del pensiero divergente appartenente alla fisica moderna un esempio costituito dall’introduzione della problematica della relatività (A. Eistein), sia scienziati che artisti hanno risposto con un egregio adeguamento la loro visuale espressiva, offrendo capacità di grande duttilità cerebrale. Vediamo ad esempio nella produzione di dipinti di Salvador Dalì, l’espressione marcata di una capacità creativa che supera il modello cognitivo dello spazio cartesiano rigido e della concezione dello spazio/tempo concepite come entità assolute e indipendenti. Nei suoi dipinti “orologi molli”, troviamo, infatti, il pittore che raffigura in tal modo l’elasticità dello spazio/tempo.
Questo esempio per dimostrare che le nostre rappresentazioni mentali sono il frutto della capacità umana di trascendere il proprio patrimonio genetico, arricchendolo con nuove interconnessioni cerebrali di origine esperenziale e che possono favorire la produzione creativa.
La creatività è un aspetto molto importante della personalità che varia da individuo a individuo. E’ basata principalmente sulla fantasia e si manifesta in modo differente a seconda dell’età. Il bambino più piccolo è affascinato da tutto ciò che vede intorno a se è, e tende ad indirizzare la sua attenzione da un oggetto all’altro. Il più grandicello, invece, è attratto da oggetti molto particolari come il telefono o gli oggetti di plastica colorata in grado di diventare, ai suoi occhi, cose immaginarie come aeroplani, treni o altro. Può essere importante aiutare il bambino ad ampliare la propria personalità inventando, per ogni semplice azione, un momento avventuroso nel quale fare nuove scoperte. Il momento dell’igiene personale o del vestirsi può essere uno di questi: il bambino, infatti, si conoscerà meglio sviluppando su di sé la propria creatività. In pratica ogni singola occasione è buona per aiutare il bambino ad ampliare la propria capacità divergente: ad esempio, una gita fuori porta può risultare utile per avvicinarlo al mondo animale e vegetale illustrando i comportamenti dei singoli animali. Possiamo stimolare la sua curiosità a conoscere il luogo dove vive o i particolari della vegetazione e le usanze della gente del posto. Cercare di ritagliare il tempo per trascorrere un intero pomeriggio a giocare con lui dedicandosi ad un’attività creativa come per esempio creare bambole di pezza, vestitini e tutto ciò che si può ritagliare ed incollare, costituisce stimolo alla produzione creativa del bambino!
In conclusione, una maggiore interazione con l’ambiente inteso in senso lato, un maggiore bagaglio d’informazioni, fa sicché uscendo con più facilità dalla rigidità cognitiva (quella dei binari stereotipici costituiti dalla visuale preconcettuale e dogmatica), si favorisca la produzione del pensiero divergente, come anche una maggiore capacità d’adattamento e di risoluzione delle problematiche stressanti.
Inoltre il distaccarsi dalla visuale rigida unita ad una maggiore facilità d’espressione dell’emozioni, manifestata anche attraverso una produzione creativa specifica (arte in generale, pittura, musica, scrittura, ecc,) costituisce ingrediente fondamentale per il benessere psicofisico.