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L'orrida fermata

Creato il 19 luglio 2011 da Riprendiamociroma
L'orrida fermata
Se dovessimo stilare una classifica delle fermate Atac più brutte di Roma, questa sarebbe nella Top Ten. Siamo a Via degli Orti di Cesare, incrocio con Viale Trastevere e Circonvallazione Gianicolense. Qui si scende dagli autobus provenienti dall'Eur e Viale Marconi, per andare alla stazione di Trastevere oppure alla fermata del tram 8. Ecco la vista che si presenta ai passeggeri una volta scesi dall'autobus: un marciapiede striminzito invaso dai pali dei cartelloni pubblicitari e le pareti del cantiere coperte dai manifesti abusivi dei politici. Un'immagine da Quarto Mondo, come solo a Roma, ormai, se ne vedono. Uno spettacolo indecente, inaccettabile, vergognoso. Ma vediamo quali e quante norme violano i manifesti abusivi e i cartelloni pubblicitari di Via degli Orti di Cesare. Partiamo dal Codice della Strada, articolo 20 comma 3: "Nei centri abitati [...], l'occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni (cartelloni, ndr) può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m." Vi sembra che ci siano 2 metri per il passaggio dei pedoni? No, vero? Andiamo avanti. Questa volta al Regolamento Viario del Comune di Roma, paragrafo 8.1: "Le occupazioni permanenti di sede stradale (vedi anche Parte VIII) debbono comunque consentire, ai sensi dell'art. 20, c. 3 del D. Lgs. 285/92 NCDS, che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di m. 2,00.". Sempre sul Regolamento Viario: "Nelle autostrade interne al centro abitato, le installazioni pubblicitarie devono essere posto a 3m dal ciglio stradale; sulle altre strade può essere posto anche a distanze inferiori purché il sostegno non rechi intralcio al passaggio dei pedoni: in ogni caso va mantenuta una luce libera sulla viabilità principale di 1,50 m. ". Quei cartelloni, lì, non ci devono proprio essere! Passiamo ai manifesti abusivi dei partiti politici, all'art. 663 del Codice Penale: "Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico vende o distribuisce o mette comunque in circolazione scritti o disegni, senza avere ottenuto l'autorizzazione richiesta dalla legge, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309.
Alla stessa sanzione soggiace chiunque, senza licenza dell'autorità o senza osservarne le prescrizioni, in un luogo pubblico aperto o esposto al pubblico, affigge scritti o disegni, o fa uso di mezzi luminosi o acustici per comunicazioni al pubblico, o comunque colloca iscrizioni o disegni.
". Il Regolamento sulle Affissioni è un pò fumoso: "In caso di violazioni, accertate anche soltanto in via amministrativa, delle norme relative all’installazione di impianti, collocazioni di mezzi e affissioni pubblicitarie previste dalle leggi o dal presente regolamento, ai partiti, movimenti politici e sindacati di cui sia accertata la responsabilità è interdetto l’uso degli spazi ad essi riservati a norma dell’art. 6, comma 3, lett. b). Per ciascuna infrazione il soggetto responsabile decade dal predetto beneficio per un periodo di dieci giorni, oltre all’applicazione di ogni altra sanzione prevista dalle leggi o dal presente regolamento.". Infine le ordinanze antidegrado di Alemanno: "Chi danneggia, deturpa o imbratta edifici pubblici, privati, arredo urbano, mezzi di trasporto pubblico ed esercizi commerciali, incorre in una sanzione di 300 euro, che diventano 500 se sono interessati monumenti o edifici di interesse storico-artistico e luoghi di culto.". Adesso potete capire quanto degrado estetico, morale, civile, si nasconda dietro quei cartelloni e quelle affissioni abusive che invadono la fermata di Via degli Orti di Cesare. (Les)

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