Che fare del milione e mezzo di chili di bucce e avanzi organici eliminati dalle cucine dei 25 ristoranti, pizzerie e bar? Compost. Questa idea ha preso piede nel centro commerciale Campania di Marcianise, in provincia di Caserta, dove escono un milione e mezzo di chili di rifiuti organici ben selezionati.
Quindi, farne nascere un orto dei profumi dimenticati, l’orto didattico in cui gli studenti di elementari e medie della zona di Marcianise ritrovano le verdure che oggi sono rare e per i loro nonni erano comuni: 5mila ragazzi che vanno a imparare a riconoscere i sapori del luogo: dai San Marzano alla pappacella, peperone quasi scomparso difeso da un presidio Slow Food.
L’orto è stato progettato dagli studenti della Facoltà di Architettura di Napoli, ed è coltivato, secondo i metodi della lotta integrata da due dottorandi della Facoltà di Agraria.
Vengon ospitati i laboratori che si tengono ne l’Orto di Campania, tenuti dai docenti di Slow Food e affrontano diversi temi: dall’alimentazione, all’agronomia, dall’arte alla geografia. Hanno già ospitato più di mille bambini e prevedono una parte teorica e una pratica all’interno dell’orto.