Fiab-aBicitUdine – Legambiente Udine – WWF – Meetup Beppe Grillo Udine – A.L.P.I
“BENE IL GIRO DI VITE CONTRO SOSTA SELVAGGIA”
Le associazioni: “Violazioni continue in ogni parte della città: ad esserne danneggiati sono gli utenti deboli della strada”.
Il comitato Mobicittà esprime soddisfazione per la decisione dell’amministrazione della città di Udine di attuare un giro di vite contro le automobili parcheggiate in seconda fila in via Aquileia ad ogni ora del giorno, che causano disagi ai mezzi pubblici, ai ciclisti, ai pedoni, e anche ad altri automobilisti. Una maggiore severità nei confronti delle infrazioni è infatti una delle richieste del Decalogo di Mobicittà, presentato sabato scorso alla Libreria Odòs dalle associazioni che compongono il comitato: Fiab – aBicitUdine, Legambiente Udine, WWF, Meetup Beppe Grillo Udine e A.L.P.I.
Come ben sa chi vive o circola in città, però, non è solo via Aquileia ad essere colpita dalla piaga delle soste in divieto. Da via Forni di Sotto a via Mantica, da viale Caccia a viale Duodo, da via Sauro a piazza XX Settembre (davanti all’hotel Astoria), non c’è zona di Udine dove non si trovino ininterrottamente auto e furgoni in sosta o parcheggiati sulle piste ciclabili, sui passaggi pedonali, in doppia fila, sui posteggi riservati ai disabili…
Per non parlare della situazione vicino alle scuole, dove si vedono vigili al lavoro a pochi metri da automobili in palese divieto e sicuramente non multate. I genitori dovrebbero essere incoraggiati a lasciare l’auto più lontano, se necessario, e a percorrere un breve tratto a piedi, o meglio ancora a costituire dei Piedibus o, nel caso di ragazzi più grandi, a educarli all’utilizzo della bicicletta e dei mezzi pubblici, anche nell’interesse dei loro stessi figli, che respirerebbero un’aria più pulita e correrebbero meno rischio di essere investiti.
Le violazioni ai divieti di sosta e di fermata, oltre a scoraggiare i comportamenti corretti degli automobilisti, che vedono premiato invece chi trasgredisce impunemente, vanificano le politiche per la mobilità sostenibile attuate dall’amministrazione e nel concreto rappresentano un intralcio e un pericolo molto serio per i cosiddetti ‘utenti deboli’ della strada, cioè pedoni e ciclisti, che sono invece coloro che contribuiscono a rendere la città più sana e meno trafficata. Una pista ciclabile bruscamente interrotta, un passaggio pedonale bloccato o la cui visibilità è ostruita mettono a rischio la vita stessa di chi si muove in città – e i dati sugli incidenti in strade urbane o all’interno degli abitati, che hanno fatto 19 morti e 1153 feriti nel 2011 nella sola provincia di Udine, non sono certo rassicuranti.
Mobicittà sollecita l’amministrazione udinese e la Polizia Municipale a fare veramente di più per disincentivare e sanzionare i comportamenti scorretti, e i cittadini a continuare a segnalarli, per far capire che l’attenzione è alta e che la tolleranza dei furbi e dei maleducati penalizza tutti.