Magazine Attualità

L’ Idv a caccia di voti ovunque, Di Pietro corteggia i reazionari e Belisario fa il chierichetto.

Creato il 18 ottobre 2011 da Slasch16

L’ Idv a caccia di voti ovunque, Di Pietro corteggia i reazionari e Belisario fa il chierichetto. Mentre escono le intercettazioni del vero black bloc di Stato, che confonde il fascismo con la rivoluzione, al telefono con Lavitola e progetta l’assalto al Palazzo di Giustizia ed alla stampa di opposizione Di Pietro torna il poliziotto che Berlusconi voleva fare ministro nel 1994.
Di Pietro fa il paladino dell’unità dell’opposizione, compresa la sinistra, per battere politicamente  Berlusconi fa una buona impressione tant’è che su facebook è nato il gruppo che, più o meno, recita, no all’opposizione con l’Udc, come se Di Pietro fosse di sinistra.
Infatti ha offerto al ministro degli interni, il nazileghista Maroni, un assist che il ministro più bravo degli ultimi secoli ha immediatamente trasformato in gol.
Nemmeno Cicchitto e Gasparri hanno avuto la spudoratezza di proporre una legge Reale bis contro le manifestazioni, si sono limitare a dare dei black bloc agli indignati che hanno manifestato pacificamente, in alternativa li hanno accusati di fare parte dei centri sociali, come se fosse una macchia.
Facciamo un po’ di chiarezza. Dei dodici fermati già nel pomeriggio di sabato 4 sono stati fermati alle ore 15,00, quando il corteo doveva ancora partire, e gli altri otto durante la manifestazione.
Sono accusati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale ed è ovvio che dei ragazzi, che manifestano tranquillamente, reagiscano se la polizia intende fermarli per portarli in caserma. E’ istintivo, specialmente se si è ingenui e non si vede che c’è la trappola.
Badate bene che non sto parlando di black bloc, quelli li hanno lasciati fare indisturbati come successe a Genova nel 2001, sto scrivendo di manifestanti pacifici che sono stati presi a caso, più o meno, dalla manifestazione.
Il Corriere ieri scriveva che questi ragazzi rischiano dai tre ai quindici anni per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale ed è perlomeno singolare che Di Pietro abbia dato il la a Maroni per farli suonare in Parlamento la solita canzone del pugno duro contro le manifestazioni, una nuova, e riveduta, legge Reale come per il terrorismo, altra iniezione di fascismo per un governo che ne è già intossicato.
Ma non è tutto, perchè noi italiani non ci facciamo mancare niente quando si tratta di farci prendere per il culo, a presentare questa proposta di pugno duro contro i manifestanti è un ministro condannato a 4 mesi e 20 giorni per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Mi domando, se questi ragazzi hanno compiuto lo stesso  reato di uno che adesso fa il ministro degli interni, come mai loro rischiano dai 3 ai 15 anni e lui ha preso solo 4 mesi e 20 giorni e l’hanno addirittura nominato ministro?
Potrebbero nominarli almeno sottosegretari.
Dicevo che Di Pietro nella bramosia di cercare consensi dà i numeri, gli ritorna, perentoriamente, il dna del poliziotto e butta il secchio nel pozzo della destra indecisa sperando di riempirlo d’acqua, fortunatamente il resto dell’opposizione, sembra, abbia mantenuto il sangue freddo.
Mi auguro che qualche imbecille dell’opposizione, in cerca di una prima pagina, non gli vada dietro.
L’ Idv a caccia di voti ovunque, Di Pietro corteggia i reazionari e Belisario fa il chierichetto. Se Di Pietro ha buttato il secchio nel pozzo della destra Belisario è andato in chiesa a fare il chierichetto cercando di elemosinare qualche voto anche lì.
Dice Belisario: E’ un dovere della politica tutta difendere il bene comune e i valori morali, come ci ricorda il cardinale Bagnasco. Si tratta di un patrimonio che appartiene all’essere umano e va tutelato da qualsiasi governo. Dice il capogruppo dell’Italia dei valori del Senato.
Non si è accorto che il cardinale Bagnasco ha messo dei paletti ben precisi per i cattolici che fanno politica, i soliti, quindi non è un patrimonio della politica tutta, al massimo è un valore per i cattolici che fanno politica.
Siamo già in campagna elettorale.
Infatti la stretta invocata da Di Pietro ha fatto le prime vittime, i lavoratori della Fiom ai quali il sindaco di Roma vuole impedire la manifestazione programmata già da tempo.
Come si aiuta un regime anche dall’opposizione. 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :