Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
“Oh, where have you been, my blue-eyed son ?”
Così comincia una canzone di Bob Dylan che è stata un inno per più di una generazione. E stamattina, scorrendo i giornali, leggendo rapidamente i titoli e le dichiarazioni dei politici, mi è venuta sulle labbra questa canzone.
” and where have you been my darling young one ?”
Già, ma dove eravate, tesorucci miei? Dove erano tutti quelli che adesso si dissociano, si “indignano” (hanno sporcato anche questa parola), trovano “vergognoso” quanto è accaduto e sta accadendo?
Quelli che non si sono mai accorti di nulla, “non potevano immaginare”, si fidavano…
“I saw ten thousand takers whose tongues were all broken”
Ma tutti sapevano, tutti vedevano benissimo, tutti fruivano. Su uno dei mille scempi operati alla luce del sole, quello della coca in senato (minuscolo, di più non merita), tutti si sbilanciano in percentuali di consumatori assidui, ma calderoli (minuscolo pure lui) afferma “ma molti di più!”.
E allora viene da chiedergli: ma perché non li hai denunciati? tu, che Roma ladrona t’ha sempre fatto schifo, perché non hai colto la palla al balzo e non hai messo tutto in piazza?
Sei all’opposizione da un anno, hai scaricato il nano e le ballerine, fai il duro e puro, però taci fino a scoperta avvenuta?
E, a proposito, caro Bersani che ti penti di aver approvato quella modifica del titolo quinto, quando ti sembrava che bisognasse correre dietro ai voti legnaioli, quando sirene del tuo partito ti parlavano di un partito del nord, quando ti pentirai di aver bruciato i diritti della gente “normale”, lavoratori di oggi, di ieri o di mai, votando il partito dei banchieri, ascoltando solo le voci “del mercato” per blandire quel “centro moderato” che è moderato solo nei manifesti, perché appare senza moderazione nei grassaggi ad ogni livello?
E per tenerti a galla contro quel “darling young one” che ti alita sul collo, sostenuto da personaggi che non sono neppure più definibili loschi e da giornaliste pronte a saltare sul carro del probabile vincitore.
Che nel santino repubblicano della de gregorio fa la figura di quello che si preoccupa dei bambini e degli asili nido, che quei bambini, se mai vincesse e desse il via libera a ichino e zingales, non avrebbero la possibilità di frequentare, e forse neanche la necessità, con entrambi i genitori a casa disoccupati perché immeritevoli.
“Where the pellets of poison are flooding their waters”
E dove eravate nei decenni in cui imprenditori senza scrupoli avvelenavano migliaia di esseri viventi? mentre altri si arricchivano con i soldi pubblici lasciando scheletri e macerie di fabbriche divenute virtuali sulla schiena di persone dannatamente reali?
Dove eravate, che adesso vi stupite se uno jettatore vestito di nero vi ha tirato il bidone (e, soprattutto, l’ha tirato agli italiani che ci lavora(va)no)?
Eravate in bagno? per tutti questi anni? (oggi la stipsi si cura agevolmente)
“I heard ten thousand whisperin’ and nobody listenin’”
Dove eravate quando tutti gli onesti vi dicevano, urlando o sussurrando, che cosa stava succedendo?
Cosa ne è stato delle vostre orecchie?
E’ difficile sentire ciò che dice la “gente normale” dallo scompartimento riservato di un Freccia Rossa, checchè ne dica la garnero-in-arte-santanchè.
O, forse, voi vi considerate “gente normale” e noi siamo le eccezioni.
E allora siamo fieri di essere eccezionalmente diversi da er batman (checchè ne dica Serra), dalla minetti-in-due-petti, dalla polverini di(s)messa, da casini-nomen-omen, da fresh&cleany e le sue dichiarazioni bugiarde e assassine, dalle ostriche col vibrione e dalle cozze pelose.
“It’s a hard rain’s a-gonna fall”
No, non sta per cadere, sta già cadendo da mò. E non è dura: è molle e graveolente e ha già coperto quasi tutto.
Qualcuno spenga ‘sto ventilatore!