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La bandiera olimpica a Pyeongchang 2018

Creato il 24 febbraio 2014 da Simo785

A cura di Renato Negro

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Luci spente a Sochi per le Olimpiadi ma ricordiamo che dal 5 marzo inizierà l’evento Paralimpico altrettanto importante ed allo stesso modo ricco di grande entusiasmo e valore sportivo.
Come consuetudine domenica sera c’è stato il passaggio di bandiera tra Sochi ed il futuro organizzatore del XXIII Giochi Olimpici invernali del 2018 la Coreana PyeongChang.  
Siamo nella Corea del Sud nella zona demilitarizzata non lontana dal confine con la Corea del Nord.  Per ben due volte PyeongChang si era candidata ad ospitare i giochi ma non era stata promossa . Adesso è arrivato il suo momento.Nelle ultime ore di Sochi ovviamente l’interesse mediatico si è già spostato su questa futura capitale degli sport invernali. Nelle interviste rilasciate a Sochi dal Presidente del comitato organizzatore coreano Kim Jin Sun le domande pressanti dei giornalisti sono cadute sui costi che la Corea ha deciso di stanziare.
Era evidente come quanto speso dalla Russia per questi giochi 2014 siano stati considerati da tutto il mondo semplicemente scandalosi.
Il Presidente coreano è stato molto preciso nel dare risposte in tal senso dichiarando che il governo di Seul intende contenere i costi in 2 miliardi di dollari  americani.
Oltre a questi aggiungeranno 7000 milioni di dollari per i costi sulle infrastrutture metà dei quali andranno alla costruzione di una linea per l’alta velocità in modo da collegare la capitale a PyeongChang sede dei giochi. Questo sarà possibile perché buona parte delle strutture necessarie sono già presenti sul territorio. 
E da oggi quindi il mondo inizierà a conoscere il simbolo scelto per questi giochi 2018.Sembra una banalità ma anche la scelta del logo , per un evento di questo livello, richiede uno studio ed una elaborazione estremamente elaborata.
La costruzione di questo simbolo coinvolge sempre esperti in psicologia, filosofia, sociologia ,design e immagine.
Ma è anche vero che gli esperti di brand coreani ,dopo quanto realizzato per Londra 2012, non possono fare  peggio. Ed ecco allora il logo di Pyeonchang 2018. 
L’interpretazione ovviamente sta tutta in quei due simboli disegnati. In occasione della candidatura il CIO ha voluto capire anche questo. E bene quelle quattro aste chiuse a quadrato, nella simbologia dell’alfabeto Hangui ( coreano), stanno a significare l’incontro in armonia tra gli elementi cielo, terra e l’essere umano in una sorta di , e qui semplifichiamo in termini nazional popolari, agorà dove questi si combinano in un’unica forza.
L’altro a stellina per nostra fortuna sta a simboleggiare semplicemente la neve e il ghiaccio che saranno le componenti fondamentali sul quale gli atleti  si dovranno impegnare per lo sport. 
Tutto questo pippone sull’interpretazione del logo lo dobbiamo al suo ideatore  il coreano, molto famoso esperto in queste cose, Jong-Joo-Ha  


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