Stamattina dopo aver fatto i savoiardi ,sono andata da Rossella a portarle il lievito madre e così parlando le ho detto che nel pomeriggio mi sarei cimentata nella Barbajada , lei di rimando mi fa: ” e che cos’è???” Forse non molti sanno della Barbajada ma a me questa preparazione incuriosiva da anni..sapete quelle cose che vi allettano e ve le ricordate per secoli e secoli ripromettendovi di farle?? Ecco per me la Barbajada è stata così e dopo averla riletta nel libro di Cracco di cui ho parlato nel post di stamattina, ho pensato che era davvero il momento giusto per farla e gustarla con i “suoi” savoiardi (ricetta QUI ). Leggendo meglio la ricetta di Cracco c’erano tanti ingredienti ed alcuni ( tipo il glucosio con cui faccio la pasta di zucchero) che non tutti hanno nella dispensa di casa e ho optato per fare questa bevanda in un modo più semplice, sperando che comunque il risultato fosse gradevole. Ho trovato la ricetta in una rivista di cui non ricordo il nome, l’ho preparata ed è buonissima, molto profumata e perfetta per intingerci i savoiardi e tanti altri biscottini per una coccola dolce magari dopo cena… Ecco le dosi della Barbajada! Ciaoooo a tutti!
INGREDIENTI Per 6 persone 4 cucchiai rasi di cacao amaro di ottima qualità, 3/4 cucchiai di zucchero semolato, 5 dl di latte, 4 dl di caffè .
PROCEDIMENTO Setacciate il cacao direttamente nel tegamino unendoci poi lo zucchero ed un dl di acqua mescolando benissimo per evitare la formazione di grumi. Aggiungete ora il latte e poi il caffè continuando a mescolare il composto. Fate ora cuocere su fiamma bassa montando il composto con una frusta fino a che si formerà in superficie una schiuma . Versatela subito nella tazza e servite bollente.
p.s. Giuro che la schiuma c’era ma un po’ sono stata costretta ad assaggiarla ( ^__* ) ed un po’ tra far la foto, trovando la giusta inquadratura è trascorso un po’ di tempo e …. quando l’ho fotografata la schiuma non c’era più!!!! La rifarò una prossima volta e metterò una nuova foto …