Le nuove campagne promozionali di ENI e Q8 prevedono di scontare i carburanti di circa 20centesimi nel weekend, per tutta la stagione estiva. Si prospetta una lunga estate calda, i concorrenti minacciano scioperi
Una volta, guerre e battaglie venivano combattute per l’acqua, elemento fondamentale per la vita. Oggi è più importante entrare in conflitto per petrolio e gas, ma questa è un’altra (torbida) storia. Ma è sempre il carburante a destare l’interesse degli osservatori e degli operatori del settore.
L’ENI corre ai ripari: per combattere il fisiologico calo di consumi di carburante dovuto alle miopi politiche fiscali del governo, l’amministratore delegato Scaroni annuncia una promozione che ricorda quella che Mattei lanciò negli anni ’60. L’obiettivo è quello di far ripartire realmente il sistema Italia, dicono dalla compagnia, venendo incontro alle esigenze delle famiglie italiane, tartassate dalla crisi e dalle accise sempre più pesanti sui carburanti.
Anche la Q8 si appresta a lanciare un’analoga iniziativa. Il carburante verrà offerto sottocosto per un totale di circa 36 ore settimanali, dalle 13 del sabato alle 24 della domenica. Cosa c’è da attendersi? Lunghe file per i distributori che aderiranno all’iniziativa, e le canoniche pompe vuote per quelli più furbetti che preferiranno attendere il lunedì per vendere il carburante ad un prezzo non scontato ed offrire in sconto soltanto una modica quantità di benzine.
Nelle intenzioni di Scaroni, la volontà di ENI è quella di “portare dentro le Eni station i consumatori” per far loro consumare anche i prodotti non-oil. Un’idea quantomeno ambiziosa, in tempi in cui pagare €2,50 per un Gatorade può dar adito alla necessità di un trattamento sanitario obbligatorio.
Ma c’è chi è sul piede di guerra e minaccia scioperi: Assopetroli, l’associazione che raccoglie diversi distributori indipendenti, chiede l’intervento del garante per la concorrenza, profilandosi una condotta, da parte delle compagnie incriminate, che mette in serio pericolo la competitività.
Applaudono invece le associazioni dei consumatori, che da tempo chiedevano interventi in tal senso.
Se resa nota, con strumenti idonei, anche oltreconfine l’iniziativa potrebbe scongiurare quella diminuzione del turismo su gomma paventata dagli studi Codacons di un paio di mesi fa, che prevedono un’Italia senza targhe straniere circolanti proprio a causa del caro carburanti.
L’operazione ENI è la seconda in ordine di tempo che promette di rilanciare il consumo di carburante in Italia. Qualche settimana fa, la FIAT ha deciso di offrire uno sconto sull’acquisto di un’auto nuova, sotto forma di carta carburante per acquistare benzina ad un euro al litro fino al 2015. Basteranno questi piccoli accorgimenti ad invertire il segno di un mercato (anzi, due!) in caduta libera?