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LA CATTEDRALE DI AGRIGENTO POTREBBE CROLLARE. NEL 2005 BERTOLASO SPESE 8 MILIONI PER FAR Sì CHE NON AVVENISSE. SPESE INUTILI

Creato il 13 giugno 2011 da Madyur

La Protezione Civile di Bertolaso spese 8 milioni di euro per la Cattedrale di Agrigento , senza nemmeno affrontare il problema. Li hanno usati per indagini geologiche tanto costose quanto inutili , per puntellare il seminario e per rifare il soffitto della chiesa. Poi tre anni fa il ministro Alfano ha solennemente inaugurato il tutto.

agrigento - cattedrale

Peccato che la Cattedrale continua a sfaldarsi e da due mesi è chiusa al pubblico. Dall’Università di Palermo arriva un allarme più preoccupante : tutto il quartiere rischia di franare a valle. I tecnici hanno persino consigliato l’arcivescovo di traslocare: di spostarsi in un’ala più sicura del palazzo arcivescovile.

Che non si tratta di allarmi inventati lo testimoniano una montagna di macerie che sbarrano i vicoli: sono i resti del palazzo Lo Iacono, che è sbriciolato all’alba di Pasquetta dopo inutili lavori svolti un anno fa. Massi sono caduti sugli edifici confinanti : solo un miracolo ha evitato vittime.

Ormai da mezzo secolo Agrigento è un simbolo dell’incapacità di tutelare la nostra ricchezza artistica. Prima i palazzi costruiti vicino alla valle dei Templi, adesso la cittadella con i monumenti cristiani. La cattedrale è stata costruita dai normanni nel 1099 per ricordare la sconfitta dell’Islam. Quel terreno è minato dal segreto stesso della sua forza antica : cinque secoli prima di Cristo vennero scavati decine di cisterne per garantire le scorte d’acqua in caso di assedio. Era l’arma di Akragas di resistere ad ogni avversario. Ma quell’arma che ha salvato la zona molti anni fa ora la minaccia di stabilità.

Negli ultimi 500 anni cedimenti e crolli sono stati la regola , fino a luglio 1966 : un intero quartiere scivola a valle , lasciando senza tetto 5000 persone. Ed è inutile dare la colpa agli altri : anche in quell’area che si sapeva fragile erano stati costruiti palazzi senza criterio. Il Duomo resta chiuso per 15 anni. Riapre nel 1981 poi è la volta di nuove crepe ed altri lavori , finanziati con i soldi del Giubileo 2000.

Nel 2005 arriva Bertolaso con sopralluoghi in diretta tv e istanze efficientiste. Totò Cuffaro, a quel tempo governatore della Regione , scende in campo e così piovono soldi. Otto milioni. Ma a tre anni dall’inaugurazione solenne , si scopre che quell’intervento è un bluff. La terra riprende a muoversi , aprendo lesioni sulla Cattedrale.

Adesso l’incarico di curare il male della rocca è stato affidato dagli studiosi dell’Università di Palermo. Si sono accorti come quello realizzato negli ultimi anni sia stato solo un intervento di facciata : i milioni sono serviti per un maquillage estetico e per una serie di indagini geologiche ritenute insufficienti a decifrare cosa provochi la frana. Nulla che possa permettere di garantire il consolidamento del centro storico.

Nel sottosuolo, ora, le tensioni si accavallano lungo questo reticolo antico , come in una sorta di rock and roll geologico che fa ballare gli edifici fino a spezzarli : un perenne terremoto. Che sbriciola la rocca : oltre il 50% degli immobili presenta problemi strutturali.

Nel 2010 un pool coordinato dalla prefettura ha definito il percorso migliore da bonificare e le nuove fratture dovrebbero renderne urgente la realizzazione , ma sono più di 6 mesi che si aspetta il parere del Genio Civile e della Sovrintendenza , mentre il Comune non si è pronunciato.


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