Magazine Attualità

La chiusura di Termini Imerese, la trattativa

Creato il 26 novembre 2011 da Alessandrobaldini
Lo stabilimento di Termini Imerese della Fiat chiude i battenti, dopo 41 anni di onorato servizio viene messo in pensione dal gruppo guidato da Sergio Marchionne come in precedenza dichiarato.
Le dinamiche all'interno di un gruppo come Fiat in questi anni sono molto cambiate, le logiche secondo le quali è stata riscritta la storia della azienda, ne hanno profondamente mutato l'aspetto.
Marchionne ha studiato e lavorato in America, dove ha anche acquisito una mentalità maggiormente elastica e plasmata sui modelli di relazione e di evoluzione del mercato non europeo.
Nonostante tutte le critiche che si possono muovere al suo operato, quando Sergio Marchionne ha rilevato la gestione della Fiat, l'azienda era sull'orlo del fallimento.
Nel corso del tempo, il suo operare, molte volte osteggiato dai sindacati per un modello molto improntato sullo stile degli Stati Uniti, ha però dato i suoi frutti, l'azienda è uscita da un tunnel.
La produzione è migliorata, l'indebitamento del gruppo è sceso e nello stesso tempo, sono stati fatti degli investimenti, per lanciare nuove linee e nuovi modelli.
L'azienda ha subito una brusca virata ed è tornata a fare quello che faceva in origine, automobili, poi c'è stata la fusione con il colosso delle automobili americane e una serie di accordi stretti con gli Stati Uniti.
Termini Imerese è stato messo in pensione da un mutamento radicale nei rapporti all'interno della azienda e da una visione molto diversa rispetto al passato di quella che è la gestione del gruppo.
L'intervento del nuovo ministro dello sviluppo Corrado Passera, è stato decisivo per sbloccare una situazione in stallo da mesi, una parte dei lavoratori andrà in mobilità e una parte verrà riassorbita nel nuovo gruppo.
Quello che oggi la Fiat rappresenta in Italia, è un mutamento radicale nei rapporti di lavoro e nei rapporti con il sindacato, il mondo del lavoro odierno italiano e quello futuro, sarà sempre più orientato ad uniformarsi al modello anglosassone, e i lavoratori dovranno essere sempre più consapevoli di una mobilità territoriale in continua evoluzione.
Marchionne docet, il mondo del lavoro sta avendo profonde trasformazioni ed è solo l'inizio buona serata e buona navigazione Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :