Lunedì 6 agosto, Cina 31 medaglie d’oro, Stati uniti 29. Anche nello sport, ormai, il colosso orientale è una potenza egemone, ma a che prezzo?
I regimi dittatoriali, si sa, sfruttano i successi sportivi per dar lustro alla loro immagine e sono disposti a tutto per primeggiare, nel totale disprezzo dell’etica sportiva: la Cina non fa eccezione, anzi è forse l’esempio più brutale di tale costume.
Quando le nuotatrici cinesi cominciarono a fare a pezzi i record mondiali delle americane e delle tedesche, si impose la vulgata degli effetti miracolosi del sangue di tartaruga fatto abbondantemente trangugiare alle atlete, ma dietro quei successi sappiamo bene che c’era dell’altro.
Il metodo cinese si basa su due pilastri: l’uso sapiente degli anabolizzanti, che aumentano in modo artificiale la massa muscolare, e di altre sostanze, come l’epo, il testosterone e l’ormone della crescita, somministrate con modalità e tempi tali da sfuggire ai controlli effettuati in sede di competizione, e le tecniche brutali di allenamento, ai limiti della tortura, praticate fin dall’infanzia soprattutto per aumentare l’elasticità delle articolazioni. http://www.nocensura.com/2012/08/olimpiadi-tante-medaglie-doro-ai-cinesi.html
Il caso poi della nuotatrice sedicenne Ye Shiwen, capace di battere i tempi di due “mostri” come Ryan Lochte e Michael Phelps, ha generato il sospetto che i Cinesi abbiano addirittura messo a punto tecniche di manipolazione genetica in grado di modificare il DNA di alcuni loro atleti e di ottimizzare le loro prestazioni.
Ma non è solo questo a gettare un’ombra inquietante sulla partecipazione della Cina ai Giochi di Londra.
Per molti anni la squadra sudafricana fu esclusa dalle Olimpiadi a causa dell’apartheid ed è recente il caso degli Europei di calcio in Ucraina, che molti avrebbero voluto boicottare a causa dell’affare Tymošenko. Ma né il Comitato Olimpico né l’opinione pubblica sembrano dare importanza alle sistematiche violazioni dei diritti umani del regime cinese e la squadra del dragone è stata accolta a Londra con tutti gli onori.
È sin troppo facile e comodo ergersi a moralisti nei confronti di un paese di scarso rilievo economico e politico come l’Ucraina, ma quando si tratta della Cina, un colosso che a tutti fa comodo tenersi buono e va ipocritamente blandito, la sporcizia si nasconde sotto il tappeto.
L’oro delle medaglie cinesi ha venature rosso sangue: quello delle migliaia di condannati a morte, quello dei Tibetani trucidati dall’esercito di Pechino, quello dei praticanti del Falun Gong imprigionati, torturati e uccisi. http://it.clearharmony.net/articles/201112/14185.html
Federico Bernardini
Illustrazioni: Metodi di allenamento di giovani atleti cinesi, fonte http://www.nocensura.com/2012/08/olimpiadi-tante-medaglie-doro-ai-cinesi.html
Persecuzione del Falun Gong, fonte http://it.clearharmony.net/articles/201112/14185.html