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La conchiglia di eri

Creato il 07 marzo 2012 da Nina
Ecco un'altra conchiglia che mi tocca nel vivo, sulla bocca del cuore. Nel centro dei miei dubbi, delle mie domande, delle mie lunghe e infinite riflessioni. Perché di tempo ne abbiamo per pensare, di tempo da vendere.E c'è un sentiero - tra tutti quelli che la mente prende in considerazione lungo il percorso per diventare Genitori Nonostantetutto - che di solito tendiamo ad escludere. Sto parlando della Terza Via. E le voltiamo le spalle per difesa, per paura, per scaramanzia. Perché non vogliamo neanche considerare l'eventualità di percorrerla. Perché ci pare che porti in una zona oscura e minacciosa, dove vivono i mostri più orribili, dove si generano gli incubi più spaventosi, dove dorme lo spauracchio di una vita vuota e senza senso. Una vita inutile. La Vita Senza Figli.Inconcepibile. Disumano. Crudele. Ingiusto. Oltremodo Doloroso.
Io mi ci avventuro di tanto in tanto, lungo i bordi di questa stradina, le mie soste sono brevi, piccole incursioni perlopiù. Lo faccio come una sorta di esercizio zen, per ricordarmi che esiste, per prenderci confidenza e sentire che poi forse tanto male non fa. Non come immaginavo almeno. Questo giochino mi aiuta a non dimenticare, a tener presente, vivido, a mente, il concetto di Vita Senza Figli. Perché c'è molto altro oltre e non voglio scordarlo. Non voglio trascurare la bellezza di vivere, mentre mi faccio strada per allontanarmi da quel percorso. Perché forse la mia strada porta proprio lì. Non posso escluderlo a priori e non voglio farlo.
Questa conchiglia rappresenta la Terza Via, quella che da fuori, prima di entrarci dentro, ci appare come la peggiore delle tre, come un ripiego, una sconfitta.Invece, con occhio attento e curioso, cuore libero da pregiudizi e spirito di bimbo che sa stupirsi, scopriamo che quel che sembrava Resa è in realtà Scelta. Quel che da fuori credevamo Vuoto è invece Pieno: di vita di senso di gioia d'amore di Noi.
LA CONCHIGLIA DI ERI
LA CONCHIGLIA DI ERI
LA CONCHIGLIA DI ERI
Illustrazione di Francesca Ballarini

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Eccomi qui, Eri, 31 anni in cerca di un figlio da sempre, perché io l'istinto materno ce l'avevo già a 3 anni. Se c'è una cosa che ho sempre dato per scontato nella mia vita è che sarei diventata mamma. Eh si nel mio futuro l'unica cosa certa che vedevo era una grande famiglia. Che colpo basso eh???Scontrarmi con questa dura realtà e scoprire che le cose sono un po’ diverse da come ce le aspettiamo non è stato facile. A volte mi sembra impossibile che questa sorte sia toccata proprio a noi e mi chiedo il perché, ma come tante di voi già sanno non c’è riposta al grande quesito “perché io no”?La nostra guerra all'infertilità conta 3 IUI, una biochimica e 1 ICSI con transfer di due bellissime blastocisti. Infertilità sinecausa! Ed è proprio questa diagnosi che ti lascia con l'amaro in bocca e ti fa continuamente chiedere "allora perché no"??? Ma soprattutto continua a farti sbattere la testa contro un muro di cemento tutti i mesi quando il ciclo puntualmente arriva. Perché anche se pensi di averci messo una pietra sopra continui a sperarci perché dentro la tua testolina (malata dico io) senti ancora "sinecausa=tutto funziona". Che amarezza...Come tante di voi non riuscivo a guardare senza invidia i pancioni altrui e ogni nuovo annuncio di gravidanza era un colpo al cuore! Per non parlare di tutte quelle domande indiscrete sul perché non ci fossimo ancora decisi a fare un filglio… quante persone avrei voluto mandare a quel paese.Io un figlio lo desideravo tanto e mi sarei fatta mille punture, mi sarei imbottita di ormoni, mi sarei fatta rivoltare come un calzino, perché sentivo che il mio corpo non mi avrebbe abbandonato. Purtroppo quello che non sapevo era che la mia anima non sarebbe riuscita a sopportare questo carico di speranze e delusioni. Così durante la terza IUI e soprattutto alla prima ICSI sono entrata in un circolo ansioso che mi ha fatto precipitare in uno stato di depressione da cui non è stato facile venirne fuori (non scenderò nei dettagli). Eh per uno strano scherzo del destino mentre io scoprivo che la mia ICSI era andata male, mia sorella rimaneva incinta del terzo figlio senza neanche cercarlo (premetto che questo nipotino è il mio grande amore).

Adesso le cose sono un po’ cambiate, non ho problemi a guardare le pance che hanno una nuova vita dentro, riesco a fare delle sincere congratulazioni a chi mi annuncia una gravidanza e soprattutto non riesco a resistere all’impulso di prendere in braccio un neonato!
Durante questi anni di lotta all’infertilità (5 in tutto) mi sono  resa conto che avevo smesso di vivere e che tutte le mie scelte erano prese in funzione di un’eventuale gravidanza. Ero diventata schiava di un desiderio. Riuscivo solo a pensare al mio dolore, non c'era più niente che mi entusiasmava, tutto il mondo, il mio mondo non contava più niente. Così quando ho capito che stavo diventando un’altra persona e che non potevo continuare a soffrire per un “qualcosa” che non avevo, per un qualcuno che non c'era, che non esisteva e che forse non sarebbe mai esistito, ho deciso che era arrivato il momento di riprendere in mano la situazione, ho capito che era arrivato il momento di ricominciare a vivere, perché anche se io un figlio non ce l’avevo la vita mi aveva regalato tante altre cose belle soprattutto l’amore delle persone care che stavano soffrendo nel vedermi così.
Non permetterò più all’infertilità di distruggermi come donna e come persona. Non me ne starò più immobile a guardare il tempo che scorre lasciando bianche le pagine della mia vita... 
Con la PMA ho chiuso perché ho capito che è un percorso che non fa per me. C’è anche un altro percorso da fare, ne abbiamo parlato, io sono quasi pronta, lui no, quindi per ora è un discorso rimandato. 
Scrivendo e rileggendo queste righe mi sento più leggera, mi sento felice, mi sento libera. Mi libero di un peso e dalla vergogna di essere una "donna diversa"... E anche se il mio ventre non genererà mai la vita io dico che la vita è bella, che amo la vita, che amo questa MIA VITA. 
Concludo augurando ad ognuna di voi di trovare la strada per la felicità, qualunque essa sia!
Grazie Nina per questo spazio!
“Voglio vivere ogni giorno della mia vita come se i bello dovesse ancora arrivare...”
LA CONCHIGLIA DI ERI

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