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La conchiglia di piccolissimo fiore

Da Nina
Era settembre e lei era in attesa del responso della sua prima Icsi, era settembre e lei viveva i giorni più duri della fecondazione assistita: quelli del post transfer. Sono stati quelli i momenti in cui ha scelto di tessere le fila e ricostruire il suo percorso, i passi che l'avevano portata fin lì. Perché qualunque fosse stato l'esito, quel pezzo di cielo era il loro, se l'erano conquistato con la fatica e la sofferenza, col coraggio e la tenacia. E la sua storia d'amore l'ha voluta donare a noi, a testimonianza del fatto che i successi esistono e sono proprio quelli che infondono fiducia a tutte quelle che ancora sono alla ricerca del loro sogno. Questa conchiglia di oggi è anche la riprova che per coppie come noi, così abituate al vuoto e alla mancanza, la capacità di abbandonarsi alla gioia con fiducia e immediatezza, non è affatto semplice. Incredulità e paura saranno i sentimenti più difficili da sdradicare e la nuova sfida diventa proprio questa: credere, lasciarsi andare, tornare a fidarsi del proprio corpo e della vita. Questo stralcio dalla sua ultima mail ne è la conferma:
'Aspetto sempre di leggere i tuoi post, anche se tu credi di essere monotematica e "rimbambita" dalle emozioni che ti riempiono in questi mesi, almeno per me sei stata e sei sempre benefica come un balsamo. Forse per me la combinazione FIVET + mio carattere ha avuto l'effetto di indurirmi un po' il cuore, di anestetizzare i sentimenti. Forse per questo la mia conchiglia è la più asettica di tutte. Forse per questo l'inizio della mia avventura dopo il test positivo non è stato proprio un idillio, ma quasi terrore. Per fortuna ci sono 9 mesi di tempo per riprendere contatto con la nostra essenza, elaborare quello che sta succedendo, perdere il callo delle delusioni e ritrovare la nostra parte morbida. E le tue parole, la tua gioia vibrante, hanno accelerato questo processo di liberazione. Leggevo parole che avrei voluto scrivere io e in fondo sotto una scorza sempre più sottile, le ho ritrovate anche in me...'
Si Piccolissimo Fiore, è tutto vero e sta accadendo proprio a te!
LA CONCHIGLIA DI PICCOLISSIMO FIORE
LA CONCHIGLIA DI PICCOLISSIMO FIORE
LA CONCHIGLIA DI PICCOLISSIMO FIORE Illustrazione di Francesca Ballarini
*
E' tanto che penso di scrivere la mia conchiglia, ma nessun momento finora mi è sembrato il momento giusto... Ora si, ora che è il momento dell'attesa, della sospensione... È il momento di fermarsi e di guardare indietro, di ricordare quanta strada abbiamo fatto fino a questo momento. Non siamo di quelli che un figlio l'hanno sempre voluto, non abbiamo seguito le canoniche tappe della vita perché "è così che si fa", ogni cosa l'abbiamo valutata attentamente, come se ci fosse sempre un'alternativa. Andare a vivere insieme? si ora siamo pronti. Sposarci? mah si dai, è un qualcosa in più. Un figlio, si o no? oddio che paura... però in effetti qualcosa a volte manca.
La prima volta che abbiamo fatto l'amore senza protezione, senza averlo prima concordato, è stato come lanciarsi da una rupe, un senso di vertigine e di onnipotenza. Era quasi Natale e sembrava tutto così perfetto, ci sentivamo già in tre. E invece passano mesi e mesi... I tentativi mirati, i primi controlli, i primi attriti nella coppia.  Per fortuna dopo i primi tentennamenti abbiamo trovato una strada comune, che calzasse perfettamente ad entrambi, in cui nessuno dei due si sentisse spinto a forza o rallentato dall'altro: abbiamo trovato la nostra marcia da alpino, un passo dopo l'altro. Un passo dopo l'altro ti trovi a fare cose che pensavi non avresti mai fatto. Le visite, gli esami, estranei che analizzano e scrutano la tua vita privata e il tuo corpo, tonnellate di medicine, mentre continui a mangiare biologico. L'idea della fecondazione assistita quando invece dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo, per te che vivi in simbiosi con la natura. Ancora più fastidiosa, se pensi che tecnicamente non c'è niente che non va, nessun esame che ha dato esito negativo, funziona tutto molto bene, teoricamente...
Decidiamo di informarci, c'è un centro ad un passo da casa, con il SSN l'iter è fare 3 tentativi di IUI intanto che scorrono le liste di attesa per l'unico tentativo di ICSI. Ok dai, proviamo intanto una IUI, ma se non va, ci fermiamo. Vabbè, passata lA paura della novità, forse possiamo provare anche la seconda IUI. Ok, va bene, facciamo anche la terza IUI giusto perché ormai ci siamo e ci ho preso la mano, ma basta perché non se ne può più! Cavolo, siamo arrivati alla ICSI, dopo un anno e mezzo di lista di attesa, tocca a noi, se rinunciamo adesso, ne avremo il rimorso per sempre... forza e coraggio, l'ultimo tentativo! Ora che anche il transfert è passato, mi sento sollevata, mi sono rimaste solo un po' di iniezioni da fare, e aspettare. Aspettare due settimane, per sapere come si concluderà questa avventura.  Perché, stavolta siamo decisi, basta davvero. Se il test sarà positivo, sarà il primo gradino di una lunga scalinata di nove mesi, che conduce ad un'altra scalinata lunga una vita. Se il test sarà negativo, scendiamo da questa scala di Escher, e continuiamo la nostra vita di famiglia a due tenendoci stretti per mano.
Prima di questo test, che comunque vada porterà un cambiamento nella nostra vita, ho voluto trasformare in conchiglia questo nostro percorso, per non dimenticarlo, per non farlo portare via dal mare dei giorni che passano. Cosa ci sarà dentro questa conchiglia, se solo qualche granello di sabbia, o qualche perlina, ce lo dirà solo il tempo.
AGGIORNAMENTO DI APRILE
Mi sembra così lontano quel giorno di fine settembre in cui ho scritto la mia conchiglia, in un giorno sospeso nel tempo, sospeso nell’attesa di quel test di gravidanza del supermercato che è stato positivo all’istante… Incredibile! E adesso??  Dopo anni passati a farci forza dopo ogni batosta, a cercare (e trovare) il bello della vita anche se un bimbo non arrivava, il test positivo è stato uno scossone inimmaginabile. Le prime beta alte, le seconde altissime… oddio ma saranno gemelli?? Alla prima eco si vede un puntino, e forse anche un altro… ohmamma sono due?? Alla seconda eco si vedono bene due fagiolini con i piccoli battiti, ma qui cosa c’è, un terzo puntino?  Avevano attecchito tutti e tre gli embrioni, anche se il terzo puntino era tanto più indietro degli altri e il battitino era molto lento. Se la gravidanza gemellare ci preoccupava, la trigemina ci spaventava moltissimo, per le complicanze, per le poche possibilità di portarla avanti, ma alla fine il terzo, il piccoletto, è stato con noi per pochissimo tempo, ha lasciato il posto ai fratellini. Ogni tanto ci penso, al piccoletto che sette mesi fa ci fece spaventare tantissimo, e mi fa una tenerezza infinita, chissà forse era una femminuccia. I maschietti invece ora sono qui che fanno la lotta nel pancione, crescono bene e finalmente tra un mese e mezzo li conosceremo. Questi lunghi mesi sono serviti per eliminare un pezzetto alla volta la dura corazza che ci eravamo costruiti intorno per proteggerci dalle batoste dell’infertilità, in questi mesi abbiamo imparato a lasciarci pervadere dalle emozioni di sentirli muovere, di vederli sul video dell’ecografo, di immaginarli in giro per casa. La nostra vita in questi mesi è cambiata, tra qualche settimana cambierà di nuovo, e probabilmente poi cambierà un po’ ogni giorno, insieme a loro…
LA CONCHIGLIA DI PICCOLISSIMO FIORE


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