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Leggo solo adesso la posta di Michele Serra sul Venerdì di Repubblica e mi rendo conto che c’è una bellissima lettera :
“Caro Michele, ti vogliamo bene sin dai tempi di Cuore, siamo certi della tua onestà intellettuale, per questo ti vogliamo parlare. Sta succedendo qualcosa di nuovo, tu lo hai capito, sei uno dei pochi in quell’ambiente. Devi riconoscere che il PD è un partito nato male, in provetta, senza passione. E che la passione in politica è l’energia che muove tutto. Siamo molti nel M5S ad essere rimasti muti per 20 anni, storditi dalle bastonate dei tradimenti dei politici cosiddetti di sinistra. Beppe Grillo ci ha aperto gli occhi, ci ha fatto uscire dalla paralisi della dicotomia Berlusconi-antiberlusconi e ci ha fatto vedere che il PD non è un partito, è un associazione per la gestione del potere. La delusione, l’impotenza, l’incapacità di capire ci ha depresso per un bel pezzo della nostra vita, alcuni se ne sono andati via, altri hanno spento i propri sogni; ma ora basta. Piangere di felicità appena sveglio la mattina dopo i risultati elettorali; sentirsi stordito per le centinaia di volte che il presidente di seggio legge sulla scheda Movimento 5 stelle; fare notte fonda per ripulire una piazza dove c’è stato un comizio politico a cui hanno assistito 500 mila persone almeno, insieme a ingegneri, avvocati, commercialisti, professori, tutti volontari; dormire 3 ore per notte eppure svegliarsi di slancio e mettersi al computer per organizzare le cose; dire alle persone per strada cose retoriche ma vere e sentite e per questo magicamente non più retoriche… Tutto questo sta succedendo. È ci spingerà in acque sconosciute, e sarà un viaggio che cambierà tutto. E chi ancora non lo capisce si sta perdendo qualcosa. È vero, siamo populisti, nel senso che ci preoccupiamo per la nostra gente, che non abbiamo altri padroni che il nostro popolo. Provate a convincerci che è sbagliato”. Firmato Maurizio Guarini
Non riporterò ovviamente la risposta di Michele Serra, sia per motivi di spazio, sia perché è quella di Serra e non quella che vorrei dare io a questo signor Maurizio Guarini. Serra dimostra la sua intelligenza già semplicemente nella scelta di una lettera come questa più che nella sua risposta, la quale, comunque, è come al solito garbata e convincente. Ma io voglio andare oltre. Rivolgendomi idealmente al signor Maurizio mi rivolgo anche a tutti i miei amici che hanno votato M5S e che pensano di avermi perso per strada, o che io forse penso di aver perso per strada. Niente paura: non siamo quello che votiamo.
Anche io voglio essere onesto intellettualmente come lo è stato Serra nella risposta che non riporto (e come un ipotetico lettore che non sia solo il signor Maurizio si aspetterebbe); dunque comincio subito dicendo che rivendico ogni articolo presente su questo blog in cui ho criticato le idee e i metodi del capo del M5S, mai la sua vita personale di cui non mi occupo (anche nell'articolo riguardante la rivelazione dell'Espresso, che è legittimo, perchè come spiega bene Stefano Feltri sul Fatto Quotidiano in questo pezzo, si tratta di un'inchiesta e non di "macchina del fango"). L’ho fatto in modo a volte ironico, a volte spietato, a volte, lo ammetto, astioso come astiosi sono la maggior parte dei contenuti del blog di Grillo, molto più dei miei. Eppure non ho mai avuto nulla contro chi ha votato per i 5 stelle (tranne forse quando vengono ad insultarmi su questo blog). Non potrei neanche esprimermi più di tanto sugli attuali 163 parlamentari, salvo alcune loro dichiarazioni degli ultimi giorni che mi lasciano a dir poco perplesso circa la loro indipendenza dalla “base”.
Ma veniamo al punto. Caro Maurizio: perché non l’hai fondato tu il M5S? Sai che forse ti avrei votato? Tu dici che Beppe Grillo ti ha aperto gli occhi. A me adesso li apri tu. Nel tuo "Provate a convincerci che è sbagliato" ci sono tutti i tuoi dubbi. Ma sono dubbi che per te non sono mostri: sono carezze in quello che tu chiami "viaggio". E' la condizione umana, e il quadro di Magritte che ho scelto ha questo titolo. Nulla è ciò che sembra; neanche la tua sfida, apparentemente così sicura, ma poi coraggiosamente così in " acque sconosciute"
Perché nel 2009, o anche più di recente, nessuno fra simpatizzanti o militanti del M5S, nè Travaglio (ormai inciuciologo specializzato), né Messora (da 1 anno a questa parte esperto in complotti), né Martinelli (che dice che l’euro è un complotto massonico) ha mai usato l’italiano così bene come te, e ha mai parlato con il cuore in mano fino a usare l’espressione: “ Piangere di felicità”? Perché nessuno fra quelli appena citati ha mai detto che “la passione in politica è l’energia che muove tutto”? Basta una nuotata attraverso lo stretto simile a quella di tantissimi altri politici del passato (populisti come dici tu, ma nel senso deteriore, non in quello buono a cui tu alludi) a dare l’idea della passione, o forse vale mille volte di più una testimonianza come la tua?
Sapessi quante volte caro Maurizio ho pensato che questa sinistra avesse da tempo perso i requisiti per essere considerata davvero “ di sinistra”. Sapessi quante volte ho pensato anche io di togliermi la famosa molletta dal naso. Ho votato 2 volte comunista forse solo per sentirmi a posto con la coscienza e perché quando lo feci, comunque, il partito di Diliberto era in una coalizione per un governo o a sostenere un sindaco. Hai ragione tu Maurizio: è la passione che smuove la politica e in questo momento la passione molti di voi ce la stanno mettendo.
Il 24 febbraio invece ho votato per la prima volta SEL alla Camera e trovo sia un buon partito. Per la prima volta ho votato il PD al senato e credo che sia un partito da rifondare o forse proprio da rottamare, come dice quel Renzi che comunque non rientra nella mie simpatie politiche. In fondo, “rottamare” è un modo soft per dire “vaffanculo”. Il PD comunque, credimi, ha ancora qualcosa di buono che può farlo resistere alle intemperie, ed è forse proprio la passione di molti fra quelli che lo votano, o se non la passione, almeno l’onestà. 3 milioni e 200.000 persone che vanno alle primarie non saranno tutti ladri o “radical chic”. Sarebbe ingeneroso pensarla così. Serviva un argine ad una possibile vittoria del centrodestra in senato, ed ho scelto il PD. Avevano bisogno del mio voto e forse, visti i risultati, ho fatto bene.
Insomma caro Maurizio, se avessi sentito parlare te in quel 2009, anche al netto di tante generalizzazioni presenti nella tua lettera (ma tanto la retorica di cui parli la facciamo un po’ tutti e te la perdono), forse, te l’ho già detto, sarei diventato un vostro simpatizzante, e forse oggi avrei votato il MoVimento 5 stelle (anche se quelle 5 stelle fanno un po' hotel di lusso...ma vabbè, non stiamo a guardare i nomi). Oppure insieme avremmo fondato un bel partito di sinistra nuovo e vero e piano piano saremmo cresciuti dal basso senza un'agenzia di web marketing dietro. Purtroppo però non ho mai sentito parlare te, ma un tizio con la barba ed i capelli bianchi che ci ha detto di arrenderci perché eravamo circondati. Che ha fatto comizi facendo il copia\incolla dal libro “La casta” di Stella e Rizzo. Che si è unito ad un altro tizio capellone che fa girare un video in cui si dice che nel 2040 ci sarà la III guerra mondiale e nel 2054 (guarda caso centenario della sua nascita) internet salverà il mondo.
Ma soprattutto caro Maurizio, anziché sentir parlare te, ho sentito quasi sempre quel tizio con la barba ed i capelli bianchi che mi ripeteva: “ SEI MORTO! SEI MORTO! SEI MORTO!”. E allora sai cosa è successo Maurizio? Che c’ho creduto. Mi sono chiuso nella bara e ho messo di nuovo la molletta. Peccato. Il cambiamento lo potevamo fare insieme. Di una cosa però puoi star sicuro: se c'ero anche io nessuno si sarebbe azzardato a dirci: " fuori dalle palle!". Forse non sarà passione: si chiama personalità. Serve anche quella. Perchè come dice Casaleggio: " nessuno deve essere lasciato indietro".
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