Il boicottaggio OMSA su Facebook
Nei giorni scorsi si era parlato sulle colonne del Fatto Quotidiano di una possibile adesione della Coop al boicottaggio (o ‘consumo critico’ come preferiscono chiamarlo) dei prodotti Golden Lady, adesione che però ci è stata smentita da Samuela Meci, rappresentante Filtcem in Omsa, che ci ha confermato che la Coop stessa “ha fatto retromarcia sulla questione”.
Si apre oggi, 20 gennaio, un momento decisivo per l’Omsa di Faenza con l’incontro in Regione, incontro già rimandato una volta che si sarebbe dovuto svolgere il 12 gennaio scorso. La situazione si è infatti ulteriormente incrinata dopo la ‘bella’ sorpresa natalizia, o forse sarebbe il caso di dire vero e proprio ‘pacco’ che la società Golden Lady ha rifilato alle dipendenti dell’Omsa di Faenza. È stata questa la miccia che ha acceso, per davvero, l’indignazione in Rete dei moltissimi utenti che hanno aderito alle pagine di boicottaggio dei prodotti dell’azienda di Nerino Grassi, mentre il Corriere della Sera, la scorsa settimana, pubblicava un ritratto di famiglia di una delle tante dinastie italiane che stanno abbandonando il paese lasciandosi dietro le macerie. Una competizioni tra paesi che non condividono le stesse regole del gioco, come ci spiega Marco Cobianchi nel suo libro “Mani Bucate”.
Tutto si è infiammato quando il 27 dicembre è giunta alle 239 dipendenti Omsa, ancora in attesa di un futuro, una lettera di licenziamento via fax da parte dell’azienda (Leggi il fax originale). Lettera datata 23 dicembre, il giorno dell’ultimo incontro fra impresa, ministero e parti sindacali, il giorno in cui ancora si millantavano soluzioni alternative, il giorno stesso in cui presumibilmente l’azienda aveva già deciso di licenziare, ma senza dirlo a viso aperto. Da quel punto in avanti anche il Popolo Viola si è mosso attraverso il proprio blog e l’oramai irrinunciabile Facebook, creando l’evento “Mai più Omsa” a cui hanno oramai aderito più di 99.000 utenti.
Massimo Malerba, responsabile della pagina Facebook del Popolo Viola, ci racconta di come sia stata proprio la notizia di questo fax di licenziamento collettivo a sorprenderlo e a spingerlo ad attivarsi prima con un post sul blog e poi creando l’evento del boicottaggio, boicottaggio che era già iniziato da più di un anno, che a cascata ne ha fatti seguire diversi altri (BOMSA e A PIEDI NUDI). Inoltre, da un mese a questa parte la pagina del noto social network di Golden Lady è inondata di messaggi di protesta degli utenti che rispondono agli oramai sporadici e timidi tentativi di community managment dell’azienda modenese. Le operaie Omsa hanno anche scritto una lettera personale al Ministro Passera pubblicata su L’Espresso.
Insomma l’incontro di oggi in Regione si preannuncia rovente, nonostante il clima, e si vedrà se le promesse fatte in queste settimane di un possibile compratore saranno ancora una volta disattese. In tal caso Golden Lady rischia di perdere davvero molti clienti.
di Francesco Farinelli
(20 gennaio 2012)