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La Crespa’s (pseudo)routine

Da Lacrespa @kiarastra

La Crespa’s (pseudo)routineSveglia all’alba. La caffettiera elettrica, precisa come un orologio svizzero, diffonde aroma di caffèLa Crespa’s (pseudo)routine nell’aere. Scarpe da ginnastica per me. Maglioncino per il cane. Ipod nelle orecchie e sono pronta a fare i miei 10 di giri di corsa intorno all’isolato, perché, io, mi voglio bene. Porto la cana senza guinzaglio, nella speranza che nessuna macchina la investa. Al mio secondo giro lei è ancora all’angolo ad annusare con perizia certosina il muro: ha addirittura fatto una griglia di riferimento per non tralasciare nulla. Al quarto giro inizia a seguirmi: in meno di due minuti si fa tre giri a perdifiato, anche se il fiato l’aveva già smarrito al secondo. La cana decide di rientrare:le do le chiavi.
Finiti i giri ritorno a casa; doccia; la cana intanto prepara la colazione.
Mi lavo i denti.
Mi vesto.
La cana intanto lava le tazze della colazione.
Esco. Ipod nelle orecchie con una play list che farebbe svegliare anche un morto. Viaggio in treno.
Ecco, sono arrivata a destinazione. Spengo l’ipod; la testa è sgombra da ogni pensiero. I muscoli sono rilassati, faccio un po’ di stretching col collo, scrocchio le ossa delle dita, saltello sul posto. Mi sento molto Rocky Balboa…ah, se avessi una gallina da inseguire!
Sono davanti alla porta. Oltre quella soglia c’è la mia arena dove i miei piccoli troll mi aspettano.
Prima di entrare li osservo: se ne stanno lì a chiacchierare e a scherzare, sembrano addirittura carini, come un Gremlin prima di farsi una doccia.
Suona la campanella. E’ ora di fare lezione.

p.s: si tratta di un racconto di fantasia, che non ha nulla a che fare con la sottoscritta, anche perché è a tutti noto che io l’ipod non ce l’ho.



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