La Cricca, Anemone Bancomat

Passi avanti della Procura di Perugia nell’inchiesta contro Diego Anemone, Angelo Balducci, Guido Bertolaso, Mauro della Giovampaola, Fabio de Santis e Claudio Rinaldi. In arte, la cricca del G8 o dei Grandi Eventi.

I PM Sergio Sottani e Alessia Tavernesi, che hanno girato gli atti alla Procura di Roma, hanno trovato il preciso archivio contabile di Anemone, memorizzato nel computer della sua segretaria Alida Lucci. Gli investigatori umbri chiederanno a quelli della Capitale di indagare sopra citati per riciclaggio, compresi forse gli ex ministri Pietro Lunardi e Claudio Scajola.

Dalle carte emerge come Anemone fosse una vera e propria banca. Si occupava lui di tutti i pagamenti, dalla lavatrice all’ormai noto appartamento con vista sul Colosseo di Scajola. L’imprenditore ha sborsato una montagna di denaro per garantirsi favori dai potenti: 

- un milione di lire per l’autista di Scajola;

- 1 milione 224 mila lire per le sedie di casa Balducci;

- 7 milioni e 50 mila lire per il mosaico della piscina di Balducci;

- 1 milione e 800 mila lire per i divani della Questura San Vitale;

- 740 euro per il leasing dell’auto di Rinaldi;

- 3 milioni e 560 mila lire per gli stucchi del ministro;

- 1 milione di lire per il muratore per Palazzo Grazioli;

- 4 milioni di lire per le lampade di Palazzo Grazioli;

- 250 mila euro per Martina Lunardi;

- 330 mila euro a Zampolini per la casa di Scajola;

- 168 mila euro come rimborso a Maria Corse per la casa in via del Fagutale;

- 96 euro per un trasformatore per Scajola;

- 10 mila euro per la casa di via Giulia, dove abita Bertolaso;

- 658 euro per i cuscini di Lunardi;

- 105 euro di ricarica per Balducci;

- 30 mila euro a Olivia Bertolaso;

- 2 mila euro a Giulia Bertolaso;

- 100 euro per il frullatore di Scajola;

A questo punto è lecito chiedersi: grazie a queste elargizioni, quanti favori ha ottenuto Anemone?

Fonti: Il Fatto Quotiano e La Stampa